koop.jpgRitornano dopo cinque anni di assenza con il nuovo album “Koop Islands” (Dieselmusic – 2006) dalle atmosfere calde e ricercate. Magnus Zinmark e Oscar Simonsson dimostrano ancora una volta la ricercatezza dei suoni, lo sperimentare nell’infinito mondo del jazz. Questo lavoro si avvale della splendida voce di Yukimi Nagano. precedentemente apprezzata nel singolo “Sumemr Sun”. Meritano di essere menzionati anche Ane Brun e Rob Gallagher (ex Galliano).

Incontriamo “virtualmente” i Koop ai quali rivolgiamo alcune domande.

Cosa è cambiato in “Koop Islands” rispetto al precedente lavoro “Waltz for Koop”. Ci sembra di scorgere delle metriche più “calde” con un rapporto più distaccato rispetto alle sonorità elettroniche?

Riguardo al nuovo lavoro non è meno elettronico. E’ ancora basato su campionamenti. La grande differenza, secondo me è più percussivo. Non mi riferisco solo all’uso di percussioni… tutti gli strumenti e i samples sono percussivi. Non vi sono note lunghe. E “Koop Islands” lo è più di “Waltz for Koop”, che focalizza su vocals, melodie e liriche scritte. E funziona!

Uno fra i vostri focus durante la realizzazione di un lavoro. E’ l’omaggiare musicisti nordici degli anni ’60. In particolare a chi fate riferimento?

“Waltz for Koop” era influenzato dalla musica jazz svedese degli anni sessanta. Per esempio la cantante Monica Zetterlund. Ma non abbiamo mai creato musica per omaggiare i vecchi musicisti jazz degli anni ottanta, non conosciamo nulla riguardo questo.

Come si ottiene un cocktail di suoni cosi raffinato ed elegante?

Prima di tutto noi vogliamo scrivere buone canzoni. Secondo, vogliamo che le stesse abbiamo uno stile fresco che siano prodotte nel migliore dei modi. Inoltre cerchiamo di essere illusionisti. L’ascoltatore dovrebbe sentire la sensazione “irreale”, e chiedersi “cos’è la musica.
Da dove proviene, è viva oppure sono campionamenti?

Adesso una nota tecnica. Nella Tx 4 – “I see a different you” si ascolta un meraviglioso bus. Un caso oppure un chiaro riferimento?

Abbiamo registrato i vocals di Yukimis nell’estate 2005. Faceva molto caldo e fummo costretti a tenere aperta la finestra. Se ascoltare con attenzione, riuscite a sentire un sacco di bus nelle sue tracce.

“Koop Islands” possiamo definirlo come un disco che conferma il vostro desiderio di conoscere nel mondo del jazz?

Sì in un modo la nostra carriera musicale è stato un viaggio attraverso la storia del Jazz, e noi sempre creiamo qualcosa che abbia a che fare con il Jazz. Ma non è intellettuale, è solo per l’amore per il questo stile.

Dove la scelta di utilizzare l’incredibile voce di Yukimi Nagano. Già nota nel precedente singolo “Summer Sun”?

Lei è stata con noi da “Waltz of Koop” è diventata una grande cantante, con una voce veramente sensuale. Certamente noi l’abbiamo voluta per cantare in “Koop Islands”

E delle collaborazioni con Ane Brun e Rob Gallagher (ex Galliano). Cosa mi raccontate?

Ane è una famosa cantante/autrice che vive a Stoccolma. Ci siamo incontrati in un piano bar e ha cantato qualche canzone assieme a noi. Qualche giorno dopo l’abbiamo chiamata per chiederle di cantare “Koop Islands Blues”. Rob è stato con noi da “Waltz for Koop”, e venne da Londra per cantare “Forces…darling”. Eravamo pronti già il primo giorno, quindi il secondo abbiamo jammato (Ndr: improvvisato) e creato “Beyond the son”.

Per diversi anni ho avuto modo di lavorare al fianco di Nicola Conte. Spesso ospite nel mio programma radio. Un aggettivo con cui definireste questo grande Artista?

Sensuale.

Sono passati cinque anni dal primo lavoro a questo. Adesso quanti ne dovranno trascorrere per assaporare un nuovo lavoro?

Abbiamo lavorato insieme per così tanto, ed è sempre più importante essere ispirati dalla nostra stessa musica. Non possiamo fare un altro album se non lo “sentiamo”.
Questo può richiedere tempo, ma chi lo sa, potrebbe anche arrivare in un anno!

Dove la scelta di utilizzare sempre dei costumi “inconsueti”?

Per attrarre Nicola.

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