Un momento di particolare successo mediatico per un grande personaggio e showman italiano. Lo incontriamo su un set cinematografico per parlare del suo ultimo lavoro Canto perchĆ© non so nuotare…da 40 anni.
Al microfono di Patrizio Longo a raccontare questo successo al III posto nelle classifiche di vendita dei dvd c’ĆØ Massimo Ranieri.
L’incontro ci permette di ricordare momenti preziosi all’Artista riguardanti la propria giovinezza, quando ancor prima di imparare a nuotare dimostrava abilitĆ nel canto e i primi passi nel mondo dello spettacolo.
Un programma televisivo prima, un CD dopo, un DVD, uno spettacolo, insomma un momento di particolare successo mediatico per uno showman tutto italiano ed anche internazionale.
Al microfono di Patrizio Longo con Massimo Ranieri, Benvenuto.
Ciao Patrizio, grazie, e benvenuti a voi che ci state ascoltando. E grazie di avermi invitato.
Un successo importante, dicevamo, iniziato con Tutte donne tranne me, questo spettacolo che poi ha dato alla luce un CD, prima, uno spettacolo live?
Si, esatto, e un DVD dopo. Contro ogni previsione, anche delle più rosee che avevo fatto, e questo spettacolo è andato al di là , tanto è vero che ho sentito il bisogno e la necessità di⦠di non scrivere sulla sabbia ma scrivere sul marmo. Ho registrato questo spettacolo in DVD, che come molti (o pochi) sapranno era terzo in classifica ed è arrivato secondo. Insomma, è un momento di grande magia.
Come mai la scelta di apparire mediaticamente con un corpo di sole donne? Tu insieme a tante donne?
Ć presto detto: per il semplice motivo che ĆØ uno spettacolo che avevo in mente giĆ da due anni⦠anzi da tre, per essere precisi. Vuole essere un omaggio a quello che ĆØ lāuniverso femminile. Che ĆØ meraviglioso, a noi ancora tanto sconosciuto⦠ed ĆØ giusto che rimanga cosƬ, perchĆ© ĆØ parte di ciò che ci affascina in questo animale meraviglioso che ĆØ la donna. Un essere straordinario: anche se facciamo finta di essere i più forti, in realtĆ sono loro a guidarci con la loro bacchetta, a mio modestissimo parere. Ed ĆØ giusto che sia cosƬ.

Canto perchĆ© non so nuotare⦠da quarantāanni. Qual ĆØ il nesso tra il nuoto e il canto, se esiste un nesso?
Il nesso ĆØ che io da ragazzino ero ricattato dai miei amichetti⦠qui parliamo veramente dellāepoca pre-cristiana, primi anni ā60, avevo otto o nove anni⦠non sapevo nuotare e i miei amici sapevano che avevo questa ādoteā, diciamo questo dono del Signore. Sapendo che non sapevo nuotare, mi ricattavano dicendo che se non cantavo mi avrebbero buttato a mare. Cantavo davanti ai ristoranti, dove si potevano guadagnare un poā di soldi. Ero ricattato continuamente.
Adesso, visto che abbiamo guardato al passato di Massimo Ranieri volevo fare un piccolo riferimento a Rinaldo in campo, questo spettacolo di piazza di tanti tanti anni fa. Un duro lavoro che ti ha visto approcciarti al mondo e allāarte circense. Che ricordo hai di quel periodo?
Quello rimane sicuramente il periodo più forte, a livello di sacrifici, di abnegazione. Andare sotto un tendone a fare scuola di circo⦠non avevo dodici, quindici anni, ne avevo trentacinque. Per cui è stato un momento molto forte, e una specie di sfida, come tante volte mi sono sfidato e ho sfidato Giovanni Calone. Perché sapevo che era un momento importante, che poteva essere un cambio radicale nella mia vita di cantante e di attore.
Ritornando su Canto perchĆ© non so nuotare⦠da quarantāanni, questo DVD che riprende il tuo spettacolo teatrale e ricorda il doppio CD del 2006. In un certo senso tutti gli artisti, quando iniziano la carriera, hanno la buona abitudine di riproporre delle cover di grandi della musica italiana. Tu questa cosa lāhai fatta e lāhai rifatta ai giorni nostri in quanto, in questo doppio CD, il primo contiene i grandi successi di Massimo Ranieri, mentre il secondo ĆØ un tributo ai grandi protagonisti della musica italiana?
Patrizio, io lāho fatto per un semplice motivo, e ci tengo a sottolinearlo. Ed ĆØ questo: le canzoni che io canto in questo doppio CD, che ĆØ andato e sta andando molto molto bene, sono un omaggio a quei signori che mi hanno fatto guadagnare i primi soldi. Non ĆØ stato un ripiego, non so come spiegarti. Non ĆØ stato per mancanza di idee. Ć stato perchĆ© alcune di queste canzoni, da āIo che amo solo teā, āSe stasera sono quiā, āLa musica ĆØ finitaā, a Battisti, āPrendi tra le mani la testaā, sono del ā67, e io le cantavo su quei famosi scogli. Ho guadagnato i primi soldi con loro. Con āCielo in una stanzaā di Paoli. Ć stato un omaggio doveroso a questi signori che hanno dato vita alla mia iniziazione a questo mestiere meraviglioso.
Massimo Ranieri si definirebbe unā “istrione”?
No, no. No, perchĆ© non ho ancora lāetĆ ! (ride)
In quasi chiusura del nostro incontro, siamo ormai alle soglie dellāevento che rappresenta la kermesse della musica italiana, il Festival di Sanremo. Ritieni fattibile un tuo ritorno nelle prossime edizioni?
Sono troppo vecchio, e quella ĆØ una cosa da far fare ai giovani. Ć uno spazio per i giovani, perchĆ© nascano nuove realtĆ . Noi siamo āvecchiā, stiamocene a fare le nostre cose, che sappiamo fare meglio. E non andare a Sanremo, a rubare spazio ai giovani.
Grazie a Massimo Ranieri per la disponibilitĆ .
No, grazie a te, e grazie a voi che avete avuto la pazienza e la compiacenza di ascoltarmi.
Alla prossima, Massimo! Grazie!
Grazie! Ciao, ciao!