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Philip Glass lo incontriamo al microfono di EXTRANET in occasione del suo ritorno in Sound Res 2007 nell’ambito di Salento Negroamaro, residenza artistica e Festival di musica contemporanea.

Il compositore statunitense fra i capofila del minimalismo musicale con Terry Riley, Steve Reich, La Monte Young, John Adams. Ripercorre alcuni tratti della carriera artistica dalla collaborazione con il musicista indiano e compositore Ravi Shankar, all’inizio della carriera, a quella con Eno e Bowie.

Cosa s’intende quando si definisce un compositore di musica classica-contemporanea, come nel tuo caso. Voler dire un punto d’unione fra passato e presente?

A mio avviso la musica classica-contemporanea si caratterizza nell’unione fra musica e immagini in movimento, anche la danza e testo. Questa è la mia definizione di musica classica-contemporanea.

Mi racconti della tua collaborazione con il musicista indiano e compositore Ravi Shankar?

Ho lavorato per Ravi Shankar prima come assistente negli anni ’60 successivamente nel ’90 ho iniziato a collaborare effettivamente con Shankar. Mi ha insegnato molto rispetto a come organizzare il suono. E’ un grande maestro della musica tradizionale indiana. Quando ho iniziato questa collaborazione mi sono accorto che la musica è linguaggio universale e all’interno di questo sistema era possibile incorporare influenze da altre tradizioni musicali.

In un momento ricco di numerosi snodi per la musica è ancora possibile stabilire delle etichette di stile?

In generale possiamo parlare di problematiche importanti per il linguaggio musicale. Quindi di differenti stili di musica. Ad esempio le differenti tecnologie, delle questioni sociali legate alla musica, di come la musica sia un processo collaborativo. L’insieme di questi aspetti definisce la musica contemporanea.

Cosa proporrai all’interno di Sound Res che vede il ritorno di un Artista come ospite d’onore?

Per il concerto di questa sera propongo alcune composizioni di solo piano, il mio primo assolo per il violoncello scritto per Wendy Sutter, in anteprima, alcuni lavori in duo con David Cossin alle percussioni e Wendy al violoncello e per concludere in trio, nel primo debutto ufficiale.

Hai collaborato con numerosi registi cinematografici. Con chi ti piacerebbe stabilire una collaborazione?

Sto lavorando con uno scritto inglese Christopher Anton mi farebbe piacere collaborare insieme su un testo di Doris Lessing con la quale ho precedentemente lavorato dal titolo “Le memorie di un sopravvissuto”. Mi piacerebbe far collaborare questi due scrittori. La storia è una sorta di posta apocalisse mi piacerebbe scrivere un opera con questi scrittori.

Ascolta intervista audio.

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