Era il mio pomeriggio in diretta su Radio Rama, uno dei tanti a chiacchierare, condividere emozioni e ascoltare le canzoni del momento, insieme ai grandi successi dell’archivio storico della radio.
Anche gli ascoltatori erano parte attiva della trasmissione, partecipando con messaggi, dediche e saluti che arrivavano in tempo reale, attraverso i mezzi di allora che ci sembravano alta tecnologia.
Tutto comincia con la musica dello spot Coca Cola che riempie l’aria, scelta azzeccata per catturare subito l’attenzione. Ritmo, energia, voglia di muoversi.
E l’invito è chiaro: chiamare subito al numero di telefono oppure inviare un fax, sì, era ancora il tempo dei fax, per essere rapidissimi, per non perdere nemmeno un secondo, per essere parte del momento.

Poi, all’improvviso, arriva un rewind. Una pausa, un respiro. Un momento di riascolto che fa vibrare ricordi e sensazioni: Radio Rama manda in onda Stay degli U2, e tutto si ferma per un attimo. È la porta d’ingresso perfetta per parlare del nuovo capitolo della band irlandese, pronta a sorprendere ancora una volta. Il nuovo album è alle porte, e il primo segnale è fortissimo: si chiama Discothèque. Un singolo che rompe gli schemi, che porta gli U2 dentro le piste da ballo, tra elettronica, groove e provocazione.
E proprio per celebrare questo ritorno, prende forma una notte speciale in diverse città italiane. Eventi sincronizzati, animazioni, video, maxi schermi e grande novità per l’epoca, un sito internet dedicato dove tutto prende vita anche online.
Un’idea pionieristica che univa musica e tecnologia, reale e virtuale, anticipando un modo nuovo di vivere l’esperienza di un album.
Una storia fatta di suoni, di immagini, di connessioni. Di quelle che ti restano addosso, come una canzone che non smetti mai di cantare.
Si creava così un filo diretto autentico tra microfono e passione.