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Stavo decidendo dove trascorrere una serata con un amico. Una di quelle chiacchierate leggere, senza meta precisa, dove il posto conta meno delle parole. Poi, arriva un messaggio, un file audio, un “ascolta questo”.

Era la mia storia raccontata da una macchina. Una biografia, ricostruita dall’intelligenza artificiale.

Io che lavoro con la voce, che vivo di comunicazione, che da anni, provo a costruire ponti tra le parole e le persone… e all’improvviso, una macchina mi restituisce un ritratto, il MIO.

Mi sono fermato. Ho riascoltato. C’era qualcosa di affascinante in quella sintesi. Non solo accuratezza, ma anche ritmo, struttura, il fiato sospeso dello speaker. Come se l’Intelligenza Artificiale avesse ascoltato davvero, tra le righe, quello che sono.

Non si trattava solo di riconoscere fatti, ma di raccontarli con uno stile che ha dell’incredibile. Come può una tecnologia così fredda apparire così… umana?

La verità è che l’Intelligenza Artificiale oggi può scrivere di noi, parlare con noi, generare contenuti che ci somigliano.

E questo fa riflettere. Non è una sostituzione, non è una minaccia. È un’estensione, una lente d’obbiettivo che ci aiuta a guardare fuori.

Un mix di stupore, fascinazione, quasi timore. Perché ciò che oggi ci sembra avanguardia, domani sarà routine. E tra qualche anno, queste prime esperienze le racconteremo, forse, come si raccontano le prime connessioni a Internet o le suonerie polifoniche di inizio millennio.

Ricordo un incontro di qualche tempo fa, era il 2007 con il collega Gianluca Nicoletti dove raccontavamo di Second Life anticipazione del mondo che sarebbe stato anni dopo. Forse il primo vero ricordo legato a questi temi risale ancora prima, al film diretto da Alberto Sordi intitolato: Io e Caterina, che in qualche modo aveva già intuito le dinamiche tra uomo e tecnologia.

Sperimentate, giocate e interrogatevi. Perché è nel dialogo tra uomo e macchina che, forse, si scrive la nuova umanità.

Lavorare con la comunicazione mi ha insegnato che devi essere pronto a cambiare passo, ogni giorno.

Benvenuti nel futuro che è il presente che non si può fermare.

Sintesi da Notebook LM




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