In questo appuntamento, incontro una delle voci più autorevoli e sperimentali della scena elettronica italiana: Marco Messina, fondatore di Music Lab, membro storico dei 99 Posse e produttore attivissimo tra studio e live.
L’intervista inizia con un collegamento da Lecce, dove si terrà una serata tutta dedicata alla musica elettronica al Candle, con la partecipazione di artisti del calibro di Pleo, Retina.it e lo stesso Marco Messina, per una line-up che unisce sonorità locali e sperimentazioni internazionali.
A introdurre l’evento è Francesco Adriani De Vito in arte Dubin, che ci racconta l’atmosfera e l’attesa per questo appuntamento imperdibile, mentre Marco, con il suo stile diretto e appassionato, ci aggiorna sui suoi ultimi lavori. Tra questi, la collaborazione con Speaker Cenzou per una compilation hip hop napoletana pubblicata da un’etichetta newyorkese, segno tangibile dell’eco globale che la creatività partenopea continua ad avere.

Messina parla anche della distribuzione internazionale dell’album Opinio Omnium, accolto positivamente dalla critica e già presente nei cataloghi di otto paesi, dal Giappone al Brasile. Il brano “Lenticchie”, in particolare, emerge come il più trasmesso dalle radio e il più apprezzato dal pubblico.
Non manca una riflessione lucida sul tema della musica e della rete: il peer-to-peer è per Messina uno strumento utile, ma solo se usato con criterio. Invita a supportare soprattutto le etichette indipendenti e i progetti underground, spesso penalizzati dal sistema commerciale.

Con uno sguardo sempre rivolto alla qualità e all’autenticità, Marco Messina si conferma un manipolatore sonoro capace di unire impegno, sperimentazione e passione, portando avanti una visione musicale che dà voce al Sud, e lo proietta nel mondo. L’appuntamento con lui, sul palco del Candle, è più di un concerto: è un viaggio elettronico nel cuore della contemporaneità.