Cosa vi aspettate da questo evento?

Da questo evento ci aspettiamo una possibile e maggiore opportunità di sviluppo del nostro lavoro, i live ti permettono di portare ciò che crei in giro e, in questo caso, il… giro e’ lungo e ben curato.

Ci aspettiamo che la gente possa ascoltare ciò che abbiamo da dire.

Qual’è il denominatore che vi accomuna?

Il rock e i sentimenti, cioè la musica.

In Italia, si parla spesso di musica indie, intendendo quella musica che non passa per le label. A vostro avviso è possibile parlare di Indie nel nostro paese?

Indie ormai è anche label, però credo che ci siano diverse canalizzazioni di questa terminologia. Cioè, cos’e’ pop oggi?
E cos’e’ indie in Italia?


Avete mai pensato alla distribuzione esclusivamente tramite internet. Fra i diversi portali che offrono questo servizio?

Non farebbe lo stesso colpo di un album ben venduto e di qualche buon video su canali nazionali. Oggi alla gente interessa ancora troppo la tv, internet sta prendendo piede ma credo sia ancora presto.

Quali sono i vostri ascolti in questo momento?

A noi piacciono molto band del calibro dei Muse, The Killers, Placebo, Coldplay, Buckley e la stragrande maggioranza di ciò che parte dall’ Inghilterra.

Siete in tour, fino ad ora cosa vi ha dato questa esperienza?

Questo tour ci sta dando la possibilità di toccare palchi interessanti di locali che hanno visto artisti famosi esibirsi. Noi abbiamo gia vissuto l’esperienza di un tour, con il primo disco, ma da questa ultima esperienza stanno nascendo molte cose nuove, e positive, che potranno svilupparsi con il nostro disco numero 2.

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