E' critico cinematografico e musicale, nel corso della propria esperienza sembra essere stata attratta dal filone del cinema horror in Italia. In particolare più che della critica s'interessa della teoria sulla critica.
Ha scritto, la biografia analitica del compositore Claudio Simonetti: Profondo Rock - Claudio Simonetti tra cinema e musica, da Profondo Rosso a La Terza Madre (Coniglio Editore).
Incontriamo Gabrielle Lucantonio per scoprire quali gli elementi di questa “attrazione”.
Come nasce l'idea di scrivere la biografia di Claudio Simonetti?
E' una lunga storia. Doveva essere un libro sui Goblin, ho iniziato ad incontrare i diversi componenti del gruppo. Strada facendo, per diversi motivi che non voglio elencare, ho cambiato idea, e ho deciso di centrarlo soltanto sulla figura di Claudio Simonetti. Ciò mi permetteva un discorso più ricco, più interessante. Simonetti non è stato solo un Goblin, ma ha anche una carriera propria che è molta ricca. Profondo Rock comunque è una biografia storica-analitica, perché ho cercato attraverso il suo percorso di descrivere alcuni periodi culturali.
Quali erano gli aspetti artistici che volevi evidenziare?
Ho voluto evidenziare che Simonetti non è soltanto un musicista legato al cinema horror, ma che ha attraversato altri generi cinematografici, altri tipi di musiche (solo per fare un esempio, è lui il compositore del Gioca Jouer di Cecchetto), altri tipi di esperienze (la televisione, il produttore discografico). Non è soltanto un tastierista e un compositore di musica elettronica, ma ha una preparazione musicale classica ed è in grado di dirigere un orchestra.[...]