Il mio contributo per OltretuttoLibri alla presentazione del libro di Stefania Traversa: Gioco Cinque Storie Brevi.

Un po’ come da ragazzini, nel cortile sotto casa si passava il tempo a raccontarsi delle storie duranteĀ gli interminabili pomeriggi estivi e ci si diceva: ā€œdai tocca a te, GIOCO!ā€.

per incalzare qualcuno a raccontare una storia, così il lettore si accomoderà tra questi e in questo cerchio leggerà diverse storie, le vivrà.

Nella  prima storia, I tre protagonisti, Cristian, Lorenzo e Vittorio. Sono degli universitari, giovani e vincenti. 

Figli della borghesia romana. Partono per realizzare il viaggio dei sogni in America. 

Gioco cinque storie brevi

In un gruppo di viaggio c’è sempre l’organizzatore, colui che ha studiato i percorsi, che conosce gli itinerari e dovrebbe evitare gli ā€œintoppiā€.

Ma non ĆØ facile dosare la voglia di un diversivo con le tante variabili che ci possono essere in un viaggio.

AccadrĆ  che questo viaggio porterĆ  al limite della vita i tre protagonisti. Ne usciranno vivi, cresciuti, cambiati tanto da giurarsi amicizia eterna a Las Vegas.

In Italia tutto sarĆ  infranto per quel famoso motto: ā€œwhat happens in Vegas!ā€. Si perderanno.

Non per caso ma per uno dei motivi più validi a quell’etĆ . L’amore per una donna. 

Lara.

Ma anche l’amore qui ĆØ un gioco. Veloce, giovane, volubile. 

Dopo anni i due protagonisti principali, Lorenzo e Vittorio si rincontreranno. Parleranno senza chiarirsi, come spesso accade.

Forse rifare un giro di quel gioco, non era necessario, anzi sarebbe stato meglio non ripassare dal via.

La seconda storia ĆØ ā€œfratelli macelliā€.

Questa ĆØ una lettera che confessa un segreto taciuto a lungo tra due sorelle. 

Un tradimento.

Intorno alla confessione di come si ĆØ realizzato il tradimento la protagonista cerca parole per  confessare molte più cose sulla propria vita. In realtĆ  cerca un contatto.

La tenerezza della protagonista che crede in quella sua lettera confessoria, più simile ad una  paginetta di un diario segreto, per un momento fa apparire davvero tutto più leggero. 

La terza storia ā€œi conti tornano sempreā€ ĆØ la storia di un giovane, Umberto. 

Con lui viviamo un giorno da pendolare e tutto ci appare dall’inizio freddo, ovattato e a tratti malinconico.

Umberto insieme ai suoi colleghi ha creato un modo fantasioso di lavorare basato su organizzare  dei ā€œgiochettiā€ che intrattengano i visitatori di alcune sedi museali.

Il protagonista ci fa viaggiare su un treno in cui il racconto ĆØ reale ma d’improvviso la realtĆ  ĆØ quella  del mondo dei non viventi che ha avvolto anche lui.

Di questo mondo dell’aldilĆ  non ne avremo nessuna vera percezione se non un piccolo dialogo con  il Conte Lucchetti. D’improvviso nulla ha più importanza per il protagonista, neppure capire perchĆ©  si trova lƬ.

Quello che conta, per i due protagonisti sarĆ  solo l’ultimo desiderio.

La favola ā€œcivico, 45 (‘o vino bbuono)ā€ ĆØ una sorta di gioco della veritĆ . Nel momento stesso in cui berrai un bicchiere di quel vino inizierai il tuo gioco. 

Unico giro, unica corsa. Dopo, per un istante solo, la sensazione di aver raggiunto una visione più completa e vera della vita.

Nella  quarta storia,Giorgio Signori ĆØ il protagonista, single e con una figlia. Suo padre muore e lui con suo fratello Davide e sua sorella Clara dividono l’ereditĆ .

Si ripercorrono anni di vita dei protagonisti con flash back della loro giovinezza o di accaduti di un  passato prossimo.

La storia ĆØ scritta su un quaderno da Giorgio a sua figlia Cloe. Lui scrive per spiegare come alcuni accadimenti anche molto pesanti si siano sviluppati nella loro famiglia.

Rivive l’accadimento della morte del cognato Nanni. Scrive in tutta sinceritĆ  di un suo passato da tossico.

La storia della famiglia Signori e una storia di una famiglia in apparenza perfetta dove in realtĆ  tutti  hanno giocato un ruolo fondamentale per la sopravvivenza dell’altro. Anche se fosse stato mosso solo da un sentimento di rabbia o odio.

Alla fine, tutto il tesoro da trovare ĆØ dietro ad una semplice foto di infanzia ma avrĆ  ancora importanza?

La quinta storia ā€œgemelli gratinati al pestoā€ ĆØ la storia di Filippo. In vacanza vivrĆ  una situazione paragonabile ad un attacco di panico o meglio cosƬ gli sarĆ  diagnosticata da Vincenzo, il medico che lo prenderĆ  in cura.

Ritornato a Milano, Filippo scoprirĆ  che in realtĆ  ha vissuto uno stato di ā€œcoincidenza sensorialeā€. Qualcosa che aveva sempre cercato di vivere con suo fratello gemello Lorenzo. Per loro, fino a quel momento quel gioco, non aveva mai funzionato.

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