Si arriva in determinati momenti della propria esistenza dove si percepisce il desiderio di cambiare stile di vita o lavoro.

Questa percezione non sempre è data da un processo di analisi interiore che l’individuo affronta spesso viene innescata da situazioni contingenti la vita e le relazioni di cui l’individuo è partecipe.

Ho voluto incontrare Giovanna Giuffredi autrice insieme a Fabio Volpetti di: La vita che vuoi. Come trovare le tue risposte. (2012 Life Coach Italy) Bentrovata. Iniziamo questo: “racconto” di vita con un’affermazione: La vita che vuoi è solo la vita che avrai. Quindi la propria esistenza si sceglie?

Si può scegliere come vivere la propria esistenza, Non possiamo programmare eventi fuori dal nostro controllo, ma certamente nella vita abbiamo molta più influenza nel creare eventi e situazioni di quanto immaginiamo. E’ necessario però mettere a fuoco con chiarezza le nostre mete e i nostri desideri in modo realistico, riconoscerne il significato profondo, percepire interiormente le giuste corde da toccare, verificare di avere le competenze e le risorse necessarie (eventualmente formarle) e poi si tratta di agire.

Il tuo obbiettivo professionale potremmo affermare che è lo sviluppo del potenziale umano. Cosa spesso frena questa attitudine?

Sviluppare le potenzialità delle persone, dare vita ai loro talenti, aiutarle a diventare ciò che sentono di voler essere è il senso del mio lavoro. Vedo troppo spesso persone infelici intrappolate nelle loro stesse convinzioni limitanti. Persone che subiscono pensieri interiori che io definisco killer. Sono paradigmi negativi, frasi apparentemente innocue (non ce la posso fare…, tanto è inutile…, semmai domani…, se le cose non cambiano…) che frenano e paralizzano entusiasmi e spinte realizzative. Sono molti di più gli ostacoli che abbiamo nella nostra mente, piuttosto che quelli reali esterni. Parte del mio lavoro è dedicato ad ampliare punti di vista e a far trovare convinzioni potenzianti per agire allineati ai propri valori e desideri.

La vita che vuoi. Come trovare le tue risposte, si prefigge di guidare attraverso: riflessioni, immagini ed appunti del lettore verso una maggiore consapevolezza del se?

La consapevolezza è una parola chiave, un punto di non ritorno. Il libro propone un percorso di auto-sviluppo, basato su immagini evocative, frasi celebri e aforismi e soprattutto su domande stimolo per far trovare le giuste risposte interiori. Il lettore è accompagnato nella sua riflessione, dalla dimensione del sogno, al progetto, al piano d’azione concreto. E’ un’esplorazione attraverso i livelli logici del pensiero, che consente in modo coinvolgente di trovare una direzione appagante e percorrerla. Una domanda è un invito a pensare e il lettore può scrivere il suo libro, attraverso le sue risposte. La potenza della domanda è generare nuove prospettive e facilitare le decisioni.

Quando è nata l’idea di scrivere un libro guida?

Davanti al mare, confrontandomi con Fabio Volpetti, amico e collega, con cui condivido valori e interessi professionali. È bastato ragionare con il cuore e con la mente e il progetto del libro ha preso forma. Crediamo che sia uno strumento utile sia per i coach, in quanto proponiamo le domande che si utilizzano spesso nel nostro lavoro, ma anche per chiunque si trovi in cammino e cerca conferme, per chi vorrebbe ma non agisce, o per chi non ha tempo di fermarsi a riflettere su ciò che vuole veramente, o per chi non osa cambiare ciò che non va, insomma per tutti coloro che vogliono migliorare la propria vita.

Nella tua professione di psicologa e coach, quali sono le domande che spesso ti vengono rivolte in riferimento allo sviluppo del proprio Io?

Le persone quando vengono da me di solito sono focalizzate sui loro problemi e su ciò che non va. Sono insoddisfatte, chiedono di potersi realizzare ma non sanno come, vogliono ritrovarsi e dare senso alla propria vita. Si può lavorare su aspetti della vita privata, della salute, delle relazioni, del lavoro, carriera o altro; il punto iniziale è farle focalizzare su ciò che vogliono, su come vogliono diventare, sui passi da compiere, nel rispetto degli equilibri delle loro esigenze, in tutti i campi della loro vita.

Quali sono le persone che vorrebbero ma non agiscono?

Di solito quelle che sfuggono dalle loro responsabilità, anche se sono legate alla loro realizzazione. Le persone che si aspettano dall’esterno la soluzione dei loro problemi, che tendono a colpevolizzare il mondo per i loro insuccessi, inclini all’invidia piuttosto che a una sana emulazione. In moltissimi casi, se non ci sono disagi psichici profondi, dopo una o due sessioni si riesce a rifocalizzzare l’attenzione sulla propria sfera di influenza nella vita.

E per quale motivo?

Una scarsa autostima può alimentare un’insicurezza di fondo. Nel coaching il lavoro lo fa tutto il cliente, è responsabile dell’area su cui vuole lavorare e sul modo più efficace per farlo. Noi facciamo solo domande, senza perdere di vista il suo obiettivo. Attraverso le loro riflessioni, le persone individuano azioni concrete, le cose cominciano a cambiare, ottengono i primi risultati e acquistano gradualmente sicurezza, senza creare alcun tipo di dipendenza.

Il volume rivolge la propria attenzione anche al sociale?

Acquistando questo libro, parte dei proventi andranno alla Fondazione Operation Smile Italia Onlus, un’organizzazione di volontari medici, infermieri ed atri operatori sanitari che operano gratuitamente bambini poveri con malformazioni facciali in oltre 60 paesi del mondo. www.operationsmile.it.

Il libro è acquistabile sul sito www.ilmiolibro.it

Cosa ne pensi?

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.