Hanno da poco pubblicato il loro primo cd dal titolo Disordine Nuovo. Al microfono di Patrizio Longo incontriamo Stefano Tarquini dei Palkosceniko al Neon. Bentrovato Stefano?

Bentrovati a voi!

Quali sono stati gli ascolti che hanno preceduto questo lavoro?

Gli ascolti che precedono “disordine nuovo” son quelli di sempre dal punk all’hard rock al metal da parte mia gli altri “palkoscenici” ammetto che fanno ascolti molto più vari incredibilmente dal jazzcore alla techno!!!

Cosa significa suonare musica indipendente in Italia, quali le difficoltà incontrate?

Ma guarda ad oggi penso che sia una condizione in cui ci troviamo perfettamente a nostro agio, intendo il fatto di non essere prodotti, non abbiamo nessun obbligo nessuna spesa che non possa essere pensata e pianificata, e soprattutto non dobbiamo ringraziare nessuno! Autoprodursi significa, per noi, sacrificio. Siamo cinque operai e suoniamo per passione. Nonostante questo ammetto che le nostre piccole soddisfazioni ce le siamo tolte:abbiamo suonato nelle maggior parti d’Italia isole comprese e abbiamo aperto concerti a Gruppi che quand’ero piccolo andavo a vedere da spettatore!

Come inizia questa avventura?

Questi “palkosceniko” sorgono dalle ceneri di un gruppo che avevamo più di dieci anni fa, di cui sono ovviamente cambiate la maggior parte delle persone, quei “palkosceniko al neon” nascevano perché a Guidonia Montecelio (RM) dove siamo nati e cresciuti o suonavi o giocavi a pallone o andavi a rubare…(noi abbiamo fatto un po’ di tutto.

Perché “Disordine Nuovo”?

Disordine Nuovo nel senso in cui ci auspichiamo un nuovo disordine generale da cui ricominciare tutto da capo…uno shock, uno stallo con cui livellare la società di oggi e ricominciare con più criterio. Non vorrei essere politico, lo ammetto, ma a volte mi faccio prendere…il senso di “disordine nuovo” sta tutto nella copertina: il povero,l’ultimo che distrugge i mondo governato da Dio, Potere&Massoneria. Sognano un Disordine che destabilizzi lo strapotere del “soldo”.

Come nasce questo il vostro nome Palkosceniko al Neon?

Risposta di rito: il neon è l’illuminazione dei posti di lavoro. Quello è il nostro palcoscenico!!!!

Perché la scelta di un cd un liberamente scaricabile?

In realtà il cd si può tranquillamente acquistare sul nostro Myspace con un semplice messaggio, in rete qua e là, ad esempio su punk4free o sul sito di radio Onda rossa trovate dei pezzi scaricabili gratuitamente.

Un aggettivo per descrivere il lavoro?

È un lavoro abbastanza completo. Un punto di partenza che per noi a oggi rappresenta un punto d’arrivo. Veniamo da demo in bustina, da dischi fatti con 200€ totali, Disordine nuovo è un prodotto “professional” dentro e fuori.

In questo lavoro ci sono anche brani che conservavi nel cassetto?

Sicuramente, ci sono pezzi che suoniamo da anni dal vivo che dovevamo assolutamente inserire nella tracklist!!!

Alla prossima? Vi ringraziamo per la disponibilità lo spazio e ricordiamo a tutti di venire a vederci dal vivo, vi assicuro che vi divertirete!!!!

Foto: Archivio di Palkosceniko al Neon

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