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Scheda del nuovo disco?

Il progetto Breakfast nasce dall’incontro tra me e Maurice; lui era fonico di un gruppo per il quale io ero roadie.

Il suono analogico che si sente nei vostri dischi è un “ricorso storico” o una ricerca di un nuovo suono?

A noi interessava metterci alla prova con l’uso di determinate strumentazioni, ma poi cerchiamo di utilizzarle in maniera creativa. Se questo è un ricorso storico non sta a me giudicarlo, io cerco di utilizzare tutte le tecnologie in maniera creativa.

Collaborare crea sempre nuovi interessi ed influenza positivamente l’artista o no?

Nel mio caso sì, collaborare mi ha sempre portato nuova linfa creativa.

Il nuovo disco si chiama “Ordinary Heroes” (Mescal) e la stampa specializzata vi accostato agli Oasis…?

Mah, il paragone con gli Oasis viene spesso fuori quando uno fa riferimento ai Beatles ed alla musica di un certo periodo, comunque non mi da fastidio più che tanto… Anche la grafica rimanda a quel periodo e la copertina è una citazione “colta” ma assolutamente ironica di “Pet Sounds” dei Beach Boys ed è un riferimento alla qualità che all’epoca si era sicuri di trovare all’interno di un disco, anche di fronte alla copertina.

Ascolta intervista.

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