Ambienti sonori dove lo spazio suona di atmosfere trip-hop ed electro-alternative. Sophie Lillienne ha voluto così incorniciare The Fragile Idea (2015 – Irma Records): “Una raccolta di 14 fragili idee trasfigurate in altrettante immagini, che esplorano una dimensione intimista, legata alle convinzioni ed agli ideali che creano la nostra individualità e che formano la nostra coscienza”. Al microfono di Patrizio Longo incontriamo Sophie Lillienne per raccontare di questo viaggio, bentrovato. Ciao! E grazie a te! Un cd e un pdf (in download dal sito) che raccontano di questo viaggio? Esattamente e non solo essendo anche un’installazione audio/video. Con The Fragile Idea si è voluto raccontare un concept a 360 gradi, avvalendosi di più forme artistiche, per esaurire e allo stesso momento ampliare, tutti i possibili livelli di lettura di questo immaginario che fondamentalmente permane in tutti noi.. le nostre fragili idee… ciò che ci rendono noi… Diciamo che The Fragile Idea è un viaggio che può partire dalle musiche per arrivare alle immagini e/o viceversa. Ogni forma artistica utilizzata (musica, immagini, parole), è solo un mero strumento per arrivare alla soggettività del fruitore, chiunque esso sia, e in qualunque momento esso ne entri in contatto. Diversi gli Artisti che sono stati invitati a partecipare. Come è stata effettuata la “selezione”? A dire la verità è la prima volta che musicalmente mi occupo solo io della produzione musicale (nei lavori precedenti mi sono spesso avvalso dell’aiuto come co-produttore di Tommaso Mantelli e di Nicola Manzan per gli archi). Questa volta tutto quello che si sente, è stato suonato, registrato, mixato e prodotto del sottoscritto (processo che marginalmente era già iniziato con il lavoro precedente LONESTERDAM), l’unico intervento esterno è stato dato da Francesco Fabris (Phinx) che ha curato la conversione analogica dei pezzi. Solitamente le persone che vengono coinvolte sono persone/artisti di cui mi fido o che so hanno una visione estetica/sensibilità quanto meno simile alla mia. In The Fragile Idea le collaborazioni artistiche sono principalmente inerenti i visuals; curati da Gioia Guadagnin (curatrice di arte contemporanea) che ha creato l’immaginario visivo legato al progetto sophie lillienne. Qui si è avvalsa fin da IMMIGRANTS EP (l’ep in free download che ha anticipato qto full-lenght nel ottobre dello scorso anno) del lavoro fotografico di Enrico Zambusi (che ha realizzato la copertina e le 14 fragile idee) e Patrizia Moro (di cui ha utilizzato alcuni scatti per la promozione, appunto, di Immigrants EP). Un progetto complesso quello che stati realizzando quali le difficoltà incontrate? Artisticamente il tutto è nato molto spontaneamente, anzi, direi che il processo è stato solo quello (metaforicamente) dell’unire i pezzi. Penso che le uniche difficoltà in un progetto simile siano quelle del riuscire a dare una visione d’insieme a tutte le persone coinvolte fin da subito. Parlando di conoscenza, a tuo avviso questa si concretizza attraverso i nostri ideali oppure come dicono altre filosofie è un dono della vita? Qui andiamo sul filosofico… Secondo me il grado di conoscenza di un individuo è fondamentalmente legato al grado di sensibilità di questo. Gli ideali sono soggettivi, e sicuramente una persona non nasce con il dono innato della conoscenza. É la sensibilità dell’individuo che porta questo a voler conoscersi e conoscere l’esterno in maniera più profonda. Che questo poi porti ancora più chaos è testimoniato dalla miriade di artisti stra sensibili ma infelici del proprio vivere ma qui cadiamo nel luogo comune dell’artista maledetto.. che fa molto artista bohemien di fine 800. Quanto ritieni di essere stato influenzato dalle sonorità oltre manica? Presumo tutta la produzione musicale targata Sophie Lillienne abbia sonorità tipicamente d’oltre manica… Non penso sia un mistero anzi… questo penso sia dovuto principalmente al fatto che ho vissuto molti anni all’estero e conseguentemente la mia cultura musicale si sia formata principalmente su questa cultura Un lavoro di nicchia quello che hai realizzato, cosa ti aspetti? Bè come per l’uscita di ogni release le aspettative sono tante e lo sono ancora di più soprattutto per questo lavoro che pur essendo di nicchia, son ben conscio, si può rivolgere a più persone.. mi auguro ovviamente che ogni persona abbia 5 minuti per provare/fruire di questa esperienza… che sia attraverso i visuals.. le parole o le musiche non importa.. al giorno di oggi trovare 5 minuti per qualunque forma artistica è già un lusso… Domanda libera? Tipo… dove si possono trovare, ascoltare e vedere tutte queste cose? ;). Allora sul sito ufficiale vezzoxy.com trovate tutti i links e info relative al progetto con link per il pdf in free download per la versione digitale dell’installazione audio/video. A Presto!!!! Foto: Ufficio Stampa

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