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Il successo del momento s’intitola Pop-Porno il primo singolo de Il Genio. L’idea del progetto ĆØ nata da Gianluca De Rubertis, fondatore anche degli Studio Davoli, in un mix di sonoritĆ  classiche ed infiltrazioni Japan-Pop provenienti da Alessandra Contini, voce della band.

Del singolo Pop-Porno De Rubertis afferma: “E’ una canzone che non ĆØ stata composta“.

Al microfono di Patrizio LONGO incontriamo Gianluca De Rubertis, componente e ideatore di un progetto che in questi giorni sta riscontrando un successo nazionale molto interessante. Ciao Gianluca!

Ciao ragazzi! Ciao!

Ritorni al nostro microfono per raccontare de Il Genio, un progetto parallelo agli Studio Davoli?

ƈ un’altra cosa. Con gli Studio Davoli eravamo in pausa giĆ  da un anno, e nel frattempo non sono rimasto fermo.

Il Genio, con la canzone Pop-Porno, che sta diventando un tormentone, anche come suoneria per i cellulari. Da dovā€™ĆØ nata lā€™idea di fare un canzone come questa. ChissĆ  quale alchimia rende una canzone un successo?

In realtĆ  quella canzone non ĆØ stata composta ad hoc… non ĆØ stata nemmeno composta. nasce da un cazzeggio di qualche anno fa. Si scherzava, si giustapponevano delle frasi, in allegria, e si rideva. Poi ce ne siamo ricordati, prima che uscisse il disco con Disastro Records, e lā€™abbiamo trasformata in canzone. Nel pezzo cā€™ĆØ unā€™ironia abbastanza esplicita, non credo che trasmetta chissĆ  quali altre istanze.

Lā€™incontro con Alessandra Contini, la voce di questo nuovo album che contiene anche la canzone Pop Porno, comā€™ĆØ avvenuto?

Ci conoscevamo giĆ  da almeno dieci anni. Alessandra ĆØ unā€™amica di vecchissima data, non solo mia ma anche di tutti i componenti di Studio Davoli. Puoi facilmente immaginare che come ascolti, e come gusti musicali, eravamo giĆ  in netta concordanza. Per cui ĆØ stato facilissimo: ĆØ talmente amica che poi, quando per motivi contingenti siamo stati un poā€™ piĆ¹ a contatto, ĆØ venuta fuori questa canzone.

Il progetto Il Genio continua a portare avanti la filosofia appartenente al mondo di quella che viene definita, forse banalmente, musica lounge, ma che si rifĆ  a tutto lā€™universo cinematografico e musicale collocato tra la fine degli anni ’60 e i primi degli anni ’70. Nel nostro primo incontro tu ci raccontavi anche del tuo trascorso come ascoltatore di tutti questo dischi di musica classica che ti ritrovavi a casa, grazie a tuo padre. Il Genio ĆØ anche la fusione di tutto questo?

Senz’altro! Essendo co-autori sia io che Alessandra, questo lavoro ha in sĆ© le mie caratteristiche – quelle che giĆ  avevo negli Studio Davoli – con l’aggiunta degli ascolti di Alessandra che sono piĆ¹ anni ’80 ed includono anche sfumature del punk e altri stili musicali lontani dai miei. Quindi, la commistione di tutto questo ha portato ad un disco nato in maniera molto immediata, senza troppi pensieri addosso.

Il successo fa sempre piacere?

Ma, eccoā€¦

Per voi non ĆØ stato cosƬ?

Non la metterei in questo modo. ƈ che le veritĆ  assolute mi fanno un poā€™ paura, mi spaventano. Sai, ā€œla veritĆ  non esisteā€.

Questo ĆØ vero. Come state vivendo questo momento?

Come prima, nĆ© piĆ¹ nĆ© meno. Sicuramente siamo piĆ¹ impegnati, per ovvi motivi.

Non ĆØ cambiato nulla?

SƬ, qual cosina ĆØ cambiato, nel senso che questa cosa ci permette sicuramente ā€œdi campareā€. Prima eravamo completamente dei morti di fame, mentre ora vediamo lā€™ombra di qualche quattrino che ci permette di fare questo a tempo pieno. Anche perchĆ© siamo costretti a farlo, vista la mole dā€™impegni e di promozione. Anche il fatto che sia subentrata la Universal ha portato sicuramente una quantitĆ  di impegni promozionali che prima non cā€™erano. Dā€™altra parte, sia ha la possibilitĆ  di farlo, e diventa un lavoro molto piĆ¹ impegnativo di prima. Per il resto siamo gli stessi, molto tranquilli, non ĆØ che ci sia tutto questo stravolgimento.

Su cosa state lavorando in questo momento, oltre che alla promozione del disco?

Cā€™ĆØ una tale quantitĆ  dā€™impegni che mi fa paura ancora prima di cominciare. Da un paio di giorni ho davanti una lista che mi dĆ  i brividi. Oltre alla promozione cā€™ĆØ la produzione di varie cose: jingle per la radio, nuovi pezzi per la nuova versione del disco, che conterrĆ  due inediti: una cover ed un nostro brano. Affastellando tutte queste cose , e aggiungendo i concerti, il tempo per i bisogni primari scarseggia.

Prima di salutarci: questo primo lavoro de Il Genio ĆØ un disco che guarda in particolare alla scena lounge ed alla scena musicale francese, voltandosi verso il japan-pop. Quanto guardate al Sol Levante?

Tra i due, Alessandra ascoltato della musica pop… io sono un pessimo ascoltatore. Dipende dallā€™attitudine di ognuno: ci sono quelli che, per il fatto che fanno musica, non ascoltano tanto quella degli altri. Io faccio parte di questa schiera. Alessandra, invece, su quel versante ha molti piĆ¹ ascolti di me. Conosceva dei gruppi giapponesi. La cover di Kahimi Karie viene da lei: me lā€™ha fatta ascoltare, mi ĆØ piaciuta molto e abbiamo deciso di farne una versione nostra.

Ricordavo che sei abbastanza rigido negli ascolti, e non mi spiegavo le infiltrazioni del japan-pop. Mi confermi che si tratta di “influenze indirette”?

Io sono la vergogna della musica pop, non ascolto niente. Sono apertissimo alle cose nuove, solo che ĆØ difficile che io sia incuriosito e vada a cercare. Anche perchĆ©, venendo dalla musica classica…

ƈ difficile passare alla musica Pop?

Soprattutto scrivendo musica in prima persona. In realtĆ  conosco tanti gruppi. In confronto ad uno che guarda la Mtv e si basa su quelle classifiche sono uno che conosce tanta roba sotterranea, underground. Diciamo che sono ascolti derivati dal fatto che poi ho avuto amicizie che mi hanno portato ad ascoltare quella musica. Conosco molto bene le canzoni, ma difficilmente so chi sia lā€™autore, o quel sia il titolo del brano. ƈ un ascolto passivo. Con piacere, ma passivo.

Grazie a Gianluca De Rubertis, per aver raccontato di questo nuovoā€¦ “percorso” de Il Genio?

Non lo so, forse piĆ¹ che un percorso ĆØ una scala a chiocciolaā€¦ vedremo.

Grazie Gianluca, alla prossima!

Arrivederci, ciao!

Ascolta intervista audio a Il Genio.

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