L’incontro con Claudio Capone la voce fuori campo nei documentari di Piero Angela e la voce italiana di Ridge Forrester nella soap Beautiful.

Da Radio Reporter l’intervista di Patrizio Longo e Luisa Cotardo a Claudio Capone.
No, ma figurati, non ci sono problemi!
Luisa C.: Sai cosa. Ć che noi vogliamo comunque registrarla?
SƬ.
Patrizio L.: Vogliamo comunque farla bene in studio, come se fosse comunque in diretta⦠andrĆ in diretta tra cinque minuti. Per cui, cosƬ ci possiamo divertire, insommaā¦
Come no! Non ci sono problemi. Poi, se ci fossero problemi, cāĆØ sempre la maniera di rimediare⦠dimmi!
Luisa C.: Beh, adesso⦠in diretta, Ridge Forrester. E siccome, lo sai, amano assolutamente la tua voce, che poi ovviamente ĆØ la voce che si associa a Ridge, ma anche ai tuoi documentariā¦
Patrizio L.: Ć bellissima!
Sì⦠chissà , non è detto che dica una cosa del genere, chissà che ti invento in quel momento. Ma devi correre dei rischi anche te, eh? Che ne sai che cosa faccio in quel momento?
Luisa C.: Beh, a me piace correre i rischi!
Niente ĆØ sicuro!
Luisa C.:Allora, accanto a me cāĆØ Patrizio Longo, che ĆØ un tuo grande estimatore.
Patrizio L: Ciao Claudio!
Salve, ciao!
Patrizio L.: Dopo Daniele Silvestri, con lāattesa sorpresa telefonica, io sono molto felice perché⦠io lāaspettavo, lāho desiderato tanto questo momento. Ai nostri microfoniā¦Ridge Forrester!
Buonasera, buon San Valentino a tutti! E anche a te!
Patrizio L.: E poi, era giornata da San Valentino, e quindi non si poteva, come detto poc’anziā¦
Non ci potevamo esimere! Tanto meno io!
Luisa C.: Buonasera Ridge!
Buonasera!
Luisa C.: Ridge, tu lo sai che⦠io ti do del tu, insomma noi ci conosciamo da molti anni, insomma⦠venti mila puntate a Beautiful, ormaiā¦
Ormai abbiamo preso le nostre misure, e ci permettiamo questa intimitĆ .
Luisa C.: Esatto!
Va bene, per questa volta, dai.
Luisa C.: Ma tu, piuttosto, San Valentino con Brooke Loganā¦
Io vi posso dire che la storia con Brooke sta andando molto bene,. E⦠unāanticipazione abbastanza clamorosa ĆØ che il matrimonio si farĆ comunque, si farĆ in una cornice splendida di unāisola dei Carabi, e io comunque sono assolutamente stufo di questa situazione. Soprattutto della convivenza con il resto della famiglia, e quindi ho deciso di lasciar perdere, di emigrare. Molto probabilmente avendo giĆ preso accordi con altre situazioni di carattere produttivo in altri paesi, mi troverete il protagonista di uno degli episodi di Cento vetrine.
Luisa C.: No, scusaā¦
E questa è una situazione abbastanza clamorosa⦠se ci volete credere fare bene, se non ci credete ancora meglio.
Luisa C.: Ridge, scusa ma⦠stai scherzando!?!
Che cāĆØ?
Luisa C.: CioĆØ, va beh che ĆØ il ventesimo matrimonio con Brooke, ma veramente ti trasferisci in Italia, lasci Beautifulā¦
Assolutamente no, da āCento vetrineā passerò poi a āIl Commissario Rexā, e prenderò il posto del cane.
Patrizio L.: Addiritturaā¦
Anche perchĆ©, non vorrei dire, ma mi riesce abbastanza bene. E quindi ci sarĆ questo partnerariato con il āCommissarioā, e mi vedrete abbaiare, saltare, digrignare i denti. Ć una cosa molto bella, ĆØ stata studiata con la produzione tedesca (voi sapete che Il Commissario Rex ĆØ una produzione tedesca), anche perchĆ©, avendo abbandonato per raggiunti limiti di etĆ Derrick, si pensava di rinnovare con qualcosa di altrettanto bestiale il panorama della fiction poliziesca. Hanno pensato che io rendessi bene lāidea europea di quello che può essere un animale⦠da spettacolo, sāintende. E allora, ecco⦠anche perchĆ©, onestamente, ragazzi, Beautiful si, ĆØ una storia molto bella e accattivante, però diciamo che ĆØ diventato una sorta di legge darwiniana della selezione delle specie. CioĆØ, gli incroci⦠consanguinei e tra familiari, portano poi a una degenerazione.
Non vorrei poi assistere a una fine proprio per raggiunti limiti genetici di tutta la famiglia. Prima che questo avvenga ho deciso di prendere accordi professionali diversi. Ć una chicca, eh? Ć una cosa in anteprima che vi do, non so se⦠fatene lāuso che credete. Mi raccomando, non siate spregiudicati nel trattare questo argomento.
Luisa C.: Ridge, io sono senza parole. Ma, veramente, non mi aspettavo questa marea, proprio, da parte tua.
Troppo, eh? Troppo. Eh, lo so, lo so, lo so, troppo. Voi siete i depositari di questa esclusiva! Nessun altro in Europa⦠anzi no, come nelle grandi major chiedono lāesclusiva ai propri attori, per lāuniverso. Siete depositari di questa esclusiva per lāuniverso. Per i diritti universali.
Luisa C.: Io sento il peso di questa responsabilitĆ .
Patrizio L.: Abbiamo la spada di Damocle che in questo momento. Io, ecco, non⦠non vorrei avervi coinvolti troppo, però dāaltronde qualcuno deve condividere il peso di questa cosa. Io, devo dire, in tutta Europa sento il peso dellāaudience, che in Italia non si discosta da 6 milioni, 6 milioni e 100 ogni giorno da ormai 13 anni. E in Germania, in Francia, in Spagna, nel resto dāEuropa altrettanto. Fate un poā il conto⦠non ĆØ una responsabilitĆ da quattro soldi, ragazzi. Io non vorrei sembrarvi pesante, sgradevole, ma sono cose grosse, sono parole grosse, sono responsabilitĆ grandi. Mi si sta allagando la mascella solo a pronunciarle, ĆØ dura reggere ste cose, eh?
Luisa C.: Maā¦
Patrizio L.: Senza parole, siamo senza paroleā¦
Luisa C.: Assolutamente senza parole. Allora, diciamo che questa ĆØ fantastica come cosa. Ma adesso sveliamo chi ĆØ lui, o lasciamo Ridge Forrester? Claudio, che dici?
Ma, io non so, ormai⦠è difficile, la schizofrenia fa anche degli scherzi stranissimi. Io non so più chi sia lāuno e sia lāaltro. E ci sono delle volte in cui cerco di sedermi a tavola come fa il mio omologo, cioĆØ saltando come se fossi a cavallo di unāHarley, però spesso non mi riesce perchĆ© sono molto più basso di lui. Quindi sbatto con i piedini e faccio un frontale col pavimento, una cosa incredibile. Però, devo dire che in altri momenti, questo mi ha prodotto dei grossissimi vantaggi, eh? SƬ, sƬ, sƬ, perchĆ© quandoā¦
Luisa C.: Tipo?
Quando lāidentificazione (sonora, naturalmente) arriva a grossi livelli, mi capita di avere delle persone che mi chiedono: Ā«Ah, Claudioā¦Ā», magari non mi vedono da ventāanni, comāĆØ successo proprio 5 minuti fa: mi ha chiamato un carissimo amico del liceo che non vedo dal ā71, che ĆØ un dirigente di una linea aerea, perchĆ© lui ha fatto il pilota⦠non lui, fortunatamente, però ĆØ capitato in altre occasioni che mi chiedessero: Ā«Ah, ciao Claudio!…Ā», e invece di chiedermi notizie igieniche o di carattere organolettico sul mio stato di salute, o sulla mie situazioni, appunto, sanitarieā¦
Luisa C.: Ho giĆ capitoā¦
Magari mi chiedono che cosa sta succedendo a Beautiful.
Luisa C.: Chiaramente.
Ci sono delle volte in cui io ho dei fremiti, che in italiano significano degli āistintiā.
Patrizio L.: Delle “pulsioni”ā¦
Delle pulsioni, bravo, ecco! Faccio tante pulse, insomma, in quei momenti. Mi vengono delle coseā¦
Luisa C.: Tu adesso sei Claudio e non sei più Ridge, ma io⦠io veramente adoro la tua voce eā¦
Ti ringrazio.
Luisa C.: Veramente tra le poche, tra le più belle che abbiamo in Italia. Io ho notato che nellāultimo periodo molti doppiatori si sono messi a fare gli attori, ĆØ vera questa cosa?
Sì, sì, sì, è vero, è vero!
Patrizio L.: Io trovo che qualcuno poteva anche risparmiarselo.
Anche risparmiarselo⦠no. (ride)
Luisa C.: Secondo me se la poteva risparmiare.
No, no, no⦠va bene, sì, è vero. In realtà questo⦠non so quale sia il percorso formativo che ha portato a questo. In realtà la spinta la conosco, e la conosciamo tutti.
Patrizio L.: Ć la vanitĆ , secondo me.
CioĆØ il fatto che gran parte delle⦠soprattutto Mediaset, ma anche la Rai⦠hanno deciso di svincolarsi un poā dallāestero e dai prodotti di acquisizione, per coprire i palinsesti, e di produrre in proprio. E, siccome, fra lāaltro, un grosso bacino dāutenza di attori era proprio il settore del doppiaggio, a molte di queste produzioni, che si servono di alcuni grossi esperti in casting, no?
Che sono quelli che poi vanno a cercare gli attori per le parti che gli vengono affidate⦠e sono andati a āpucciareā, come dire, nel mazzo, e sono andati a cercare fra i doppiatori che, onestamente, costituiscono oltretutto⦠hanno una maniera abbastanza più semplice che gli attori, in linea di massima, per essere rintracciati, perchĆ© sono⦠ci sono degli elenchi, cāĆØ un libretto nazionale dei doppiatori, ci sono addirittura dei siti webā¦
Insomma, ĆØ abbastanza semplice andare a rintracciare i nomi dei doppiatori. Oltretutto ĆØ abbastanza semplice riconoscerli anche in ragione alle fasce dāetĆ , di caratterizzazione, quindi forse anche questo ha aiutato a far si che molti doppiatori abbiano fatto un salto, possiamo dire, di qualitĆ o di specializzazione diverso, insomma, andando a fare gli attori, ecco.
Patrizio L.: E tu, lo farai? Oppure Ridge ĆØ ingombrante?
Ma, io lāho fatto per tanti anni, a dir la veritĆ .
Luisa C.: Lāattore?
Io ho cominciato come attore, in teatro. AllāetĆ , matura, di sei anniā¦
Luisa C.: Ah, ecco, molto tempo fa quindi.
Ecco, molto tempo fa, e ho fatto teatro per ragazzi per una quindicina di anni, fino al raggiungimento quasi dellāetĆ matura, cioĆØ 21-22 anni. Poi ho cominciato a fare televisione, ho fatto Gian Burrasca con Rita Pavone, ho fatto Squadra mobile con Magliano, ho fatto parecchi sceneggiati: āIl 98ā, con Bolchi, sempre continuando a fare il doppiatore.
Poi, piano pano, degli incarichi amministrativi e di carattere organizzativo non mi hanno lasciato più il tempo per fare il porco del mio comodo. E quindi io sono dovuto rimanere su una delle mie situazioni professionali più specifiche.
Luisa C.: Ti volevo chiedere: ma in āGianburrascaā, con Rita Pavone, quale parte facevi?
Io facevo il⦠adesso non mi ricordo più il personaggio⦠il suo compagno di collegio, e non di scuola, con cui ha unāavventura, sempre di birbonate, e vanno a sbattere con lāauto. E lei⦠cioĆØ, questo ragazzo si frattura tutto quanto. Non mi ricordo come si chiamava⦠cioĆØ, cāera una puntata sulle storie di questi due, di Gian Burrasca con questo suo amico e fanno⦠adesso non mi ricordo, una mascalzonata. Rubano la macchina al padre, credo al padre del mio personaggio e hanno un incidente⦠non mi ricordo come si chiama. Ć passato qualche annettoā¦
Luisa C.: (ride) Un classicoā¦
Avevo nove anni.
Luisa C.: No, dicevo, ĆØ un classico, guarda: la macchina, papĆ .
SƬ, sƬ, che poi⦠beh, chiaramente noi stiamo parlando di unāopera che risale, come ambientazione e come collocazione epocale, agli anni ā30, eh?
Luisa C.: Anni ā30, addirittura?
Quindi noi parliamo di macchine⦠ruba una macchina tipo ābalillaā, una di quelle cose lĆ .
Luisa C.: No, però erano gli anni ā60 quando andava Gianburrasca.
Ah sƬ, quelle sono⦠beh, non cāallaghiamo, che io avessi nove anni negli anni ā30 mi pare un pochino eccessivo. SƬ, sƬ, la programmazione⦠infatti ho detto āla collocazione epocaleā risale agli anni ā30.
Luisa C.: SƬ, sƬ, sƬ, sƬ, lāambientazione proprio di Gian Burrasca, ĆØ vero.
Patrizio L.: Io a questo punto chiederei una cosa, a Claudio. Visto che non ĆØ solo la voce di Ridge, ma ĆØ anche unāaltra voce importante, che abbiamo visto e continuiamo a vedere per anni nei weekend, nella programmazione Rai del weekend, che sarebbe praticamente la voce ufficiale di Quark.
Luisa C.: Ć vero, ĆØ vero.
Patrizio L.: Che ĆØ un classico, una cosa che ci devasta, ci incanta di fronte al televisore.
Luisa C.: Claudio, ci fai un documentario?
I pinguini, nel periodo degli amori, si riproducono in quantitĆ impressionanti nelle lingue di terra della Terra del Fuoco, che si spingono fin nel mare. Raggruppandosi in colonie numerosissime, ed emanando dei fetori incredibili che riescono ad allontanare completamente ogni essere umano nel raggio di una cinquantina di miglia.
Luisa C.: Ma parlavi delle puzzole o dei pinguini?
SƬ, io i pinguini⦠ti dico onestamente, io amo molto questo genere professionale, però i pinguini li odio. Non so perchĆ©, ma cāho proprio un antagonismo. Forse ero un pinguino in una vita precedente, non lo so, però non li posso proprio sopportare. Anche perchĆ© i documentari sui pinguini, in realtĆ , checchĆ© se ne dica, a parte pochissime eccezioni sono noiosissimi.
Luisa C.: Ć vero!
Si vedono questi poveri disgraziati che non volano, il massimo che fanno: se tuffano in acqua. E tutto il tempo dei documentari specializzati o monografici sul pinguino, vedi queste immensitĆ bianche e nere che si agitano, e che io suppongo, avendo frequentato a volte, per⦠non vi starò ad ammorbare con i miei passati trascorsi, ma avendo frequentato delle zone di campagna in cui cāerano dei grossi allevamenti di polli. Voi avete mai sentito che cosa emanano?
Luisa C.: Mamma mia, sƬ sƬ, sƬ sƬā¦
Io mi posso raffigurare queste colonie nella Terra del Fuoco, perchĆ© ĆØ vero, con milioni di pinguini⦠credo che ci siano poche persone disposte a lavarli, a fargli la doccia, che possono emanare? Quindi ĆØ proprio una cosa⦠mi fanno un poā ribrezzo. Tutti gli altri animali no, ma i pinguini, non so perchĆ©, poveracci, mi fanno questo effetto.
Luisa C.: à così, è così. (ride)
Patrizio L.: Siamo rimasti affascinati da questa voce.
Dal pinguino.
Patrizio L.: No, il pinguino⦠(ride) la tua voce. Claudio, una domanda di carattere personale, prendila come un sogno, più che altro, più che un voler rubare il mestiere a qualcuno. Assolutamente sono lontano anni luce. In quanto tempo si arriva a realizzare un documentario di qualitĆ cosƬ alta? Come doppiaggio vocale, naturalmenteā¦
Parli della confezione della sonora⦠eh, pochissimo.
Patrizio L.: CioĆØ?
PerchĆ© se noi consideriamo che i documentari, quelli classici di produzione estera, inglese o francese, BBC, Anglia, National e compagnia bella, che arrivano in Italia sono giĆ completi di colonna internazionale. Quindi praticamente hanno giĆ le musiche, gli effetti, e la colonna. Quindi, cioĆØ, comunque lo speaker inglese. Quindi, in Italia, noi (io, personalmente, con la mia societĆ ) non dobbiamo fare altro che togliere la voce inglese e sostituire la mia, o quantāaltri, ed ĆØ una cosa abbastanza⦠diciamo semplice.
Nel senso che per me, che ho un minimo dāesperienza, visto che li faccio da quasi quarantāanni⦠e li incido mentre scorrono le immagini, naturalmente, perchĆ© io leggo vedendo scorrere le immagini. Anche perchĆ©, personalmente, ĆØ una cosa che mi appassiona molto. Io sono comunque appassionato allāambiente naturale. Diciamo che il tempo dāincisione ĆØ poco più del tempo di scorrimento del documentario. E un documentario, di 48 minuti, io posso metterci unāora e un quarto a incidere tutto lo speaker.
DopodichĆ© passa, naturalmente, alla realizzazione tecnica, che riguarda la sincronizzazione più accurata, il missaggio con la colonna internazionale, il riaccoppiamento e, prima dellāincisione in sala, naturalmente, cāĆØ stata lāeffettuazione della traduzione e dellāadattamento in italiano. In linea di massima, come tempi, dal momento in cui si riceve il materiale al momento in cui lo si restituisce, possono passare, con un buon ritmo, due o tre giorni, non di più.
Patrizio L.: Siamo rimasti veramente estasiati, senza parole, eā¦
Luisa C.: Ti ascoltiamo in silenzio
Patrizio L.: In questo profondo silenzioā¦
Io ho parole per tutti, vengo anche pagato per questo, a volte.
Patrizio L.: Claudio, noi ti ringraziamo per la disponibilitĆ , e soprattutto per il giorno, visto che siamo di sabato.
(ride) Visto che stavo in chissĆ quante faccende affaccendato.
Patrizio L.: Eh, sƬ, in pratica sƬ.
Luisa C.: Ma de che?
No, io ringrazio voi, a parte tutto, veramente grazie, ragazzi.
Patrizio L.: Se non disturba ci sentiamo alla prossima, va bene?
Senzāaltro, ben volentieri.
Patrizio L.: Ancora grazie!
Ciao Claudio, grazie!
Ciao!
Ascolta intervista a Claudio Capone
Foto Copertina: Anton Ponomarev su Unsplash
Foto Articolo: Claudio Capone
Addio claudio capone…i
Addio claudio capone…i documentari senza la tua voce non saranno più gli stessi.
Ho perso un caro amico,Ho perso un caro amico, piango la sua scomparsa, ĆØ una tristezza profonda quella che vivo in questo momento.
Ho conociuto Claudio nel 1993 quando sono approdato in RAI con il mio primo documentario, ricordo ancora con quale emozione mi dissero: lo facciamo commentare a Capone!
da quel giorno e nata una grande amicizia, e da allora Claudio ha commentato tutti i miei documentari, l’ultimo la scorsa settimana, che andrĆ in onda verso la fine dell’anno su RAI TRE.
Qualche giorno fa avevamo parlato di andare a pesca insieme, e poi…
Claudio non era solo un grande professionista ma era anche un grande uomo, la sua dote era l’umiltĆ , la semplicitĆ , la praticitĆ , mi mancherĆ molto la sua voce romana che aveva quando non la impostava per commentare, per emozionare, per rendere vive le immagini, per catturare tutti quelli che l’ascoltavano.
Con la tristezza nel cuore.
Davide Mocci
Documentarista
info@masterfilm.it
http://www.masterfilm.it
Ciao Claudio, con la tua
Ciao Claudio, con la tua voce, presenza, carisma se ne va un pezzo di storia italiana – documentari, messaggi istituzionali, film, telefilm, sit-com, fiction, miniserie, trailer, spot, pubblicitĆ , promozioni, voci fuori campo, ecc.: forse quella che rimarrĆ più famosa per aver abbracciato in modo cosƬ diversificato tanti temi, modi e toni differenti tra loro.
Essere ricordarti per la
Essere ricordarti per la voce… pensate che cosa straordinaria, potente, assoluta. La voce. Quasi l’anima. Grazie Skywalker, grazie per tutte le emozioni che ci hai regalato.
Ćlen Loreti,
fan di “Star Wars”
io non posso credere che sia
io non posso credere che sia scomparso…lui era “LA VOCE”, i documentari, i telefilm, le pubblicitĆ , niente sarĆ uguale senza la sua voce.
Arrivederci Claudio!Te ne
Arrivederci Claudio!Te ne sei andato troppo presto. Sono cresciuto con la tua voce che mi insegnava più di tanti libri. E’ strano ma per me sei sempre stato di famiglia, anche se non si vedeva mai il tuo viso. Grazie!
Ora parla con gli angeli,
Ora parla con gli angeli, ciao Claudio
claudio pensavo fossi
claudio pensavo fossi assente per qualche giorno e che saresti tornato presto al tuo lavoro.Ma trascorsi 10 gg. mi sono documentata e ho scoperto che non saresti piu’ tornato.Non potrò più ascoltare la tua meravigliosa voce,suadente e profonda che mi dava sicurezza e conforto. Sono rimasta scioccata nell’apprendere la notizia.Guardando il tuo viso noto che tutto l’amore che infondeva la tua voce traspariva anche dall’espressione del tuo viso(buono e sincero) Mi mancherai . . .