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Beppe Grillo è in “Reset”, il suo nuovo spettacolo. Lo incontriamo al microfono di EXTRANET per meglio comprendere la scelta di questo titolo. Quasi ad esprimere una società da rifare.

Innovatore nei sistemi di comunicazione ed attento spettatore della società. Ad un tratto della carriera artistica fugge dai classici media per abbracciare il teatro, prima, nelle sue tante espressioni mai scontate. Successivamente migra nella grande rete internet, ritenuta il luogo dove esiste la vera informazione..

Intelligente e sarcastico Grillo risponde ad alcune domande su ambiente, società e costume. Riferimenti anche su temi scottanti quali gli abusi su minori ed il video diffuso dal canale BBC su presunte violenze. Ancora, si parla dal business dell’oro nero alle energie rinnovabili. Un’attenta analisi di una società complesse come la nostra.

Ed eccoci qui con Beppe Grillo all’interno di Extranet.

Che falso, “eccoci qui” hai detto, ma perché dite così?

Lo diceva Pippo Baudo nel ’64 ed era già strano così, tutti i presentatori ad un certo momento dicono questa frase qua: “eccoci qua”, è come un desiderio di esserci veramente, una conferma di identità, anche alla radio capita, ma è strana questa cosa, vabbè ma andiamo avanti così, prova a fare una domanda dopo “eccoci qua”.

Il titolo del tuo nuovo spettacolo è “Reset”, un messaggio per comunicare forse che siamo arrivati ad un punto dove bisogna azzerare tutto per ricominciare?

Mah è l’unico sistema credo, ormai siamo andati oltre qualsiasi tipo di riferimento, non c’è più la politica, l’economia, succedono cose strane anche tra le persone, Lecce è piena di spazzatura, chi l’avrebbe mai detto, Napoli si è riempita, Trieste vuole andare con gli Austriaci, il Trentino vuole andare in Alto Adige, ci sono un pò di cose che non si capiscono bene, quindi io direi di resettare, cominciare a sedersi e dire che cosa dev’essere la politica. Secondo me la politica arriva sino ai comuni, oltre non mi interessa, oltre c’è il vuoto, però i comuni mi incuriosiscono perché i cittadini dovrebbero riappropriarsi dei comuni, degli assessorati, del sindaco, cioè questa organizzazione deve tornare in mano ai cittadini perché le cose più nefaste le stanno facendo i comuni in questo momento in tutta Italia: si svendono il territorio, abbassano solitamente la qualità della vita delle persone progettando un futuro fatto da settantenni che non vedranno mai quindi futuro di cemento, di strade, di bretelle, di quarta corsia, di alta velocità, di posteggi, di automobili, di supermercati, cioè stanno delirando e allora si riprende, ci si riprende i comuni, si fanno le primarie i cittadini attraverso la rete, o la rete internet o la rete cittadina nel senso di trovarsi, discutere nelle palestre, nelle piazze, nei cinema, nei teatri si discute, dopodiché quando gli obiettivi sono quelli che contano per le perone che non sono i DICO, l’Afghanistan o Visco e la finanza, sono informazioni postdatate. Quando abbiamo identificato la mobilità, i rifiuti, l’energia, la connettività e l’acqua che sono le cose principali che interessano ai cittadini, si prende una persona anche sorteggiandola come fa un’azienda con un manager in modo che chiunque che non abbia due milioni di euro per fare una campagna politica o non si è iscritto a un partito può fare del bene per la sua città, si chiedono delle referenze, si chiedono delle cose per esempio: sotto i 50 anni o sotto i 45 anni, due lingue, magari anche una laurea e possibilmente proprio se non se ne può fare a meno anche la fedina penale pulita, solo che è una cosa pressoché impossibile però potremmo arrivarci così sorteggiando chi si sente di dare un contributo alla sua città per quattro anni e basta, poi dopo quattro anni se ne va.

Mi piacerebbe con te fare un passo indietro nel tempo, un poco a giocare anche con le date e con gli eventi. Il 1989 segna il crollo del muro di Berlino, da lì a pochi anni segna il tuo personale “crollo” nei confronti del piccolo schermo?

Mentre il muro è stato fatto crollare dal piccolo schermo, non dal capitalismo ma dall’informazione, dalla televisione, dalla pubblicità. Con la televisione non sono crollato io, è un poco crollato il mezzo, io sono andato avanti e piuttosto bene, la televisione è andata indietro. Oggi tra i 16 e i 25 anni ogni anno perdono un milione di persone in televisione, quindi io mi son trasferito sulla rete, abbastanza presto ho scoperto questo modo di comunicazione che è straordinario, la televisione più vista oggi è Google e non la CNN, youtube ha 90 milioni di filmati, i miei figli guardano già i cartoni gratuitamente e Berlusconi ha comprato Endemol per fare la televisione coi contenuti, vuol dire che anche lui è proprio andato, ma i figli forse sono ancora peggio di lui, pensavo che ci fosse un limite invece coi figli è andato oltre quindi vuol dire anche che come manager non sanno assolutamente di che cosa stanno parlando, sarà la pubblicità che è la fonte di ricchezza, di finanziamento della televisione che sta andando in rete, non sulla televisione.

Internet è il presente e tu sei entrato in Internet già da tempo con il tuo sito www.beppegrillo.it. Una domanda al passo con i tempi, un sito dove raccogli le tue impressioni, i tuoi commenti sulla società, sei stato tra l’altro uno dei primi in Italia a diffondere il famoso e tanto discusso video della BBC su presunte violenze da parte di preti, un tuo personale commento a questo triste fenomeno?

Questa è l’informazione postdatata, una trasmissione che va in onda a ottobre dell’anno scorso sulla BBC, è andata in onda in tutto il mondo vista da cento milioni di persone, qua ci siamo posti il problema se mandarla in onda o no. La preoccupazione del Vaticano erano i sottotitoli in italiano perché non aveva problemi che si diffondesse in inglese sapendo benissimo che noi non sappiamo l’inglese, sottotitolandola in italiano è scoppiato il casino ma, già sul mio sito c’è ancora, ci sarà, sarà stato visto almeno da 500.000 persone, sono tutte informazioni postdatate com’è oggi l’informazione, viaggia su due linee: l’informazione internet e l’informazione convenzionata, questa cosa di Visco e dei generali della finanza se vai a vedere sul blog di Antonio Di Pietro nel luglio dell’anno scorso ha scritto che c’erano dei generali che erano stati allontanati da Visco e Visco dovrebbe rendere in Parlamento, dare una spiegazione del perché ha fatto questo ai generali della finanza che stavano indagando sull’UNIPOL, sulle banche, sulla Parlmalat. A luglio del 2006, oggi dopo quasi un anno scoppia il casino, quindi è tutto depistaggi di informazioni, la cocaina a Trapani, ero a Trapani, tutti che cercavano di annusare l’aria, pieno di genovesi arrivati lì per tirare gratis. Il fatto di parlare di cocaina nell’aria, che l’ha fatto il CNR e sappiamo anche chi è perché ha messo fuori questa balla colossale, per depistare il fatto che Trapani ha il 90 per cento di diossina italiana, si parla di cocaina e non si parla di diossina. Cioè su tutta questa feccia dell’informazione che viene fuori, di cui la rete ormai fa a meno, la si può bypassare, vai direttamente sui fatti, è un’occasione unica di democrazia dal basso perché l’informazione e la coscienza sono la democrazia.

Mi parli del tuo personale feeling, notizia di pochi giorni fa nella rete, con l’onorevole Antonio Di Pietro? C’è la possibilità che nasca un partito?

Ma no, lui è un magistrato e io sono un pregiudicato, come facciamo a fare un partito insieme.

Adesso parliamo di ambiente, tema tanto discusso da te, parliamo dell’oro nero, di questo business, delle energie alternative. A tuo avviso perché c’è tanta resistenza nel voler cambiare ottica ed entrare nella concezione di poter sviluppare le energie alternative?

C’è questo rallentamento perché oggi in prima linea sull’ambiente ci sono quelli che lo hanno devastato fino a dieci minuti fa, c’è un paraculismo di informazione che è pazzesco, l’ENEL e l’ENI che fanno pubblicità sui giornali che sembrano Greenpeace, l’ENEL ha detto “abbiamo scoperto il sole” e intanto hanno comprato due centrali nucleari degli anni ’70, intanto fanno delle cose vergognose col gas, 13 rigassificatori, uno a Brindisi a 400 metri dagli impianti di metano, stanno delirando veramente, abbiamo fatto contratti con Putin, col KGB per la fornitura di gas, gli inceneritori altri 30, centrali a carbone pulito, biomasse che non abbiamo biomassa, veramente delirio totale. Questa sinistra ha tolto le speranze a milioni di persone perché prima c’era la speranza di mandare a fanc**o Berlusconi, tolto lui sono arrivati questi qui e sono ancora peggio perché sono falsi, delirano, specialmente parlo dei DS, della Margherita, stanno facendo e sconvolgendo città con deliri di TAV, di contro TAV, per la TAV ci vogliono 47 miliardi di euro, ne darà un paio la Comunità Europea gli altri 45 chi ce li mette? Sul Washington Post c’è un articolo che dice: “ma siete pazzi, di che cosa state parlando, avete il debito che è il doppio della media europea e dove li prendete 45 miliardi di euro per fare la TAV in Italia?”.

Allora questi qui stanno veramente delirando e diventano pericolosi e ti ripeto, il territorio, la battaglia del territorio, come i Cheyenne, dobbiamo diventare come gli Apache, segnali di fumo senza dare nell’occhio, vederci di nascosto, scambiarci informazioni e agire in contropiede, sono stupidi, sono molto stupidi, non sono grandi avversari, non sanno nulla, Fini ha detto delle cose sulla TAV che vuol dire proprio che non sapeva nulla, ma non sanno nulla, ti guardano con gli occhi sbarrati quando gli parli e vedere questa gente in questi eccessi di paraculismo che ci sono oggi, con Montezemolo che dice “la politica è sfatta” quando la politica lo ha finanziato fino a ieri perché se non era per lo Stato italiano Montezemolo non sapeva neanche che cosa fosse la FIAT, sarebbe già chiusa quindici anni fa, Montezemolo va ai giovani industriali a insegnare cosa? a fare delle finanziarie in Lussemburgo con Della Valle a importare kashmir fatto da donne vecchie e bambini in Cina, che cosa viene a insegnare? L’Equity Sop, comprano, si rivendono da soli le azioni per fare andare su il prezzo, oggi il titolo della FIAT è il doppio del normale, lo sanno anche i bambini, io sono un ragioniere, a me non mi freghi. Abbiamo una classe di capitalisti senza soldi, con le pezze nel c**o che comprano a debito attraverso le banche, abbiamo un’associazione a delinquere che sono le banche con la seconda banca al mondo europea, Geronzi che è un pregiudicato e diventa il primo banchiere in Italia e il secondo in Europa, ormai è un groviglio, è uno spaghetto cotto e l’ho scritto anche, oggi è un cumulo di spaghetti stracotti che se ne tiri uno viene su tutto, tiri quello della banca e viene su tutto, e quello dell’imprenditoria e viene su tutto, e quello della finanza e viene su tutto quindi è un paese che ce lo siamo giocato, ecco perché si chiama Reset lo spettacolo.

“Tsunami Italia” di Oliviero Beha, tu hai scritto la prefazione. Abbiamo proprio bisogno di uno tsunami per ricominciare?

Si uno shockkino, uno shock ci vuole, ora non so ancora cosa, spero che non sia una cosa violenta, spero che sia una cosa intelligente, invece di fare il Family Day avremmo bisogno del Vaffanc**o Day, questo si.

Beppe Grillo domani in tv, cosa proporrebbe?

La sua chiusura.

Ascolta intervista audio.

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