Lo chiamavano «Il Re della sceneggiata». La sua espressività melodica ha dato forza e colore a Napoli che in queste ore piange per la scomparsa del maestro Merola.

Nato il 6 aprile 1934 è divenuto l’ultimo simbolo della sceneggiata. Indimenticabili i cavalli di battaglia: “Guapparia” e “O’ Zappatore” che portatono Merola a rappresentare Napoli nel mondo.
Durante gli anni ’70 realizza diversi successi discografici. Si esibisce per feste private, matrimoni è si rivela un abile talent-scout non solo a Napoli.

Non dimentichiamo le apparizioni televisive per i connazionali in Europa e all’estero in Nord-America. Una vera icona per il popolo italiano e soprattutto per chi ha abbandonato la propria terra natia per trovare fortuna all’Estero.

Figlio di un ciabbattino Merola ha saputo interpretare l’esigenze delle persone semplici. Forse è stato questo il segreto del successo. Le sue prime esperienze lavorative al porto della Città fra carichi e navi. Inizia in quel luogo a cantare e stupire i passanti mentre lavoro.

Ci piace ricordare il Maestro sulle note delle sue canzoni di sempre. Si spegne così un’altra stella nel firmamento della musica napoletana. Addio Mario con te va via un pezzo di storia.

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