Sono dieci le canzoni di Simone Fornasari con Momentaneamente in equilibrio. Un disco dai suoni morbidi e vellutati.

Al microfono di Patrizio Longo incontriamo Simone Fornasari per raccontare di questo “equilibrio”. Bentrovato Simone?

Bentrovato a te Patrizio.

Perché Momentaneamente in equilibrio?

Momentaneamente in equilibrio è sicuramente la canzone che ha dato il via a questo nuovo progetto: le idee di creare un disco di inediti erano definite da tempo ma mi mancava la molla che facesse scattare tutto questo meccanismo. Questo brano è stato il denominatore comune dell’intero disco: non a caso è anche il nome dell’album.

Ma quale equilibrio, quello emotivo?

Assolutamente sì: oggi mi trovo sopra le nuvole e domani potrei precipitare in un burrone!Se faccio la media di questi stati d’animo raggiungo un equilibrio emotivo del tutto precario. In questa canzone sono riuscito a mettermi a nudo in tutto e per tutto e scrivendo chi è Simone Fornasari senza alcuna inibizione o censura.

Canzoni dalle melodie morbide, scritte per il cd o le avevi nel cassetto?

Di canzoni pronte nel cassetto di un cantautore ce ne sono sempre tante ma una volta che si intraprendono certe strade credo che la coerenza debba essere la parola d’ordine. Ho scartato pezzi a mio avviso molto validi poiché non del tutto legati a questo percorso. Altrettanti sono arrivati in corsa. Sicuramente il bello delle canzoni è che non hanno scadenza! Dunque prima o poi.

Ti definiresti un soggetto malinconico?

Sì, sono decisamente malinconico. Questo non significa però che non ho voglia di Vita! Sono tutte emozioni e sensazioni che ti attraversano la pelle fino ad arrivare alle viscere. Quelle negative le vivi malissimo e quelle positive le vivi altrettanto bene. La malinconia è un filo che collega tutti questi stati umorali.

Nel brano Anche se non ti parlo quale il messaggio?

Ci sono persone che una volta che entrano nella tua vita non potranno mai più uscirne fuori. Arrivi ad esser talmente in sintonia con loro che le parole diventano un semplice corollario. Con un solo sguardo sanno tutto ciò che gli vorresti dire…con un solo sguardo comunicano più di mille parole!

E con Momentaneamente in equilibrio?

Come dicevo precedentemente, si tratta di un brano che parla del mio stato emotivo quotidiano, (e forse anche elemento comune a tutti coloro che mi circondano), di assoluta precarietà, fatto di certezze sempre in bilico e di un’alternanza costante di attimi di gioia assoluta e puro dolore. Il delicato momento di bilancio di questi due opposti è il tanto ricercato “equilibrio”. Come dico nel pezzo, momentaneo, precario e nonostante tutto incredibilmente bello da raggiungere.

Come nasce una canzone, in quale condizione?

Sicuramente una canzone è la necessità di riportare in musica un’emozione, una sensazione, uno stato d’animo. Quando mi trovo a vivere determinate esperienze non di certo le trasporto nell’immediato in musica ma le lascio sedimentare nel mio inconscio portandole con me nella vita di tutti i giorni. Successivamente, di colpo, mi trovo a gettare su un foglio le mie idee le quali, dopo un lavoro di scrematura sono pronte per esser definite “canzoni”.

Cosa rappresenta per te la parola musica?

È una necessità: indipendentemente dal feedback della gente io scrivo per me stesso, poi ovviamente quello che arriva in più è solo di guadagnato! Non riuscirei ad immaginarmi lontano dalla musica. Grazie a lei sono riuscito a sopravvivere nei momenti più duri della mia vita e ogni volta ho trovato la forza per ricominciare. Nel momento in cui non sentirò più la necessità di fare musica non avrà più alcun senso continuare a scrivere canzoni, ma con un po’ di presunzione credo che questo difficilmente capiterà.

Foto: Archivio Badchili Records

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