Sonorità malinconiche ed espressive per raccontare dei propri stati d’animo. Un progetto che prende il nome di Stanislao Moulinsky. Al microfono di Patrizio Longo incontriamo Massimo Bagnoli, bentrovato? Ciao e grazie per questa intervista.

Perché Stanislao Moulinsky, quali i riferimenti?

Stanislao Moulinsky era il “cattivo” di un fumetto degli anni 70′, Nick Carter. La sua più grande dote era quella di sapersi travestire dalle cose più impensabili e incredibili, come un treno od un dirigibile etc..E’ stato questo a farci decidere di chiamare così il nostro gruppo, perché tutte le nostre idee abbiano la possibilità di prendere forma senza vincoli di generi o stili musicali. Dentro questa sperimentazione musicale sta il nostro trasformismo.

Chi scrive i brani?

I brani di solito vengono scritti dal nostro cantante Costantino, che comunque è autore per il momento di tutti i testi del gruppo. La parte musicale invece può provenire da un qualsiasi membro della band anche se poi alla fine quest’ultima è sviluppata insieme in sala prove.

Riflettono eventi di vita vissuta?

Si a volte, ma non necessariamente. Sono comunque molto personali e riflettono spesso il nostro pensiero.

Ascoltando le vostre canzoni, in italiano, per molti aspetti ho avvertito una linea sonora simile a quella di artisti come Lunapop. Vi ritrovate in questa linea di confine?

Direi di no! È la prima volta che ci paragonano a questo gruppo. In precedenza eravamo stati paragonati a i vecchi Timoria, e a altre band come Vibrazioni o Negrita. Sinceramente non ci identifichiamo in nessuno di questi, gli Stanislao Moulinsky sono una band con una propria identità e che cerca ogni giorni di crearsi la propria strada.

Raccontami di Y il nuovo cd?

Y è il nostro primo disco. Il travaglio è stato molto problematico, ci son stati un sacco di ritardi anche per problemi burocratici ma quest’anno è riuscito finalmente a venire alla luce. Abbiamo fatto un tour promozionale di poco più di 2 mesi per presentarlo, interviste in radio ed altri eventi ed abbiamo sempre riscontrato opinioni positive. Non sono mancate le critiche, ma per fortuna son state costruttive e ci stanno permettendo di superare i nostri limiti, siamo orgogliosi del risultato ma guardiamo avanti. In cantiere ci sono già le idee per un nuovo disco.

Per chi volesse ascoltare la vostra musica?

Il punto di riferimento per la nostra musica è sicuramente il nostro Myspace dove si possono ascoltare diverse canzoni dell’album e dove è anche possibile comprare il nostro disco.

Cosa c’è nel futuro della vostra band?

Molti, molti progetti. Abbiamo appena suonato al concerto di apertura del Metarock 2010 di Pisa (insieme, fra altri, alla Fame di Camilla, Teatro degli orrori e Baustelle) e stiamo lavorando alla pre-produzione di nuovi pezzi per il nuovo album. E poi live tanti live! Su questo fronte cerchiamo di non fermarci mai.

Un’altra band italiana che consigliereste?

La scena italiana è veramente valida, personalmente credo che ci sia veramente delle cose interessantissime, sia a livello conosciuto ma soprattutto sconosciuto. Ma per citare dei nomi un po’ più famosi, basta pensare a gli Afterhours, A Toys Orchestra, il Teatro degli Orrori ai nostri preferiti, i Marta sui Tubi! Ma la lista sarebbe ancora molto, molto lunga. Consiglio a tutti di spengere la radio e la televisione e fare un giro su myspace per scoprire tante realtà italiane validissime ma sconosciute.

Cosa avete da consigliare alle altre band che come voi cercano di fare la propria musica?

Non mollate! Tutti sta nel credere nel proprio progetto, e nell’usare tutti i canali che vi si presentano davanti senza tralasciare niente. In bocca al lupo!! Foto: www.myspace.com/stanislaomoulinsky

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