Presentano il nuovo lavoro anticipandolo con un disco intitolato Drop & Roll, disponibile sul sito del magazine XL. La pubblicazione ufficiale del nuovo album: Dubfellas vol. 2 è prevista fine aprile su Sanacore Records. Al microfono di Patrizio Longo con Paolo Polcari di Almamegretta per raccontare questo viaggio nella musica dub. Bentrovato Paolo? Ciao, bentrovato a te Patrizio. Nel precedente incontro con Gennaro Tesone raccontavamo il percorso sonoro della band. Adesso il nuovo lavoro che si avvale di importanti collaborazioni, qualche anticipazione? Come al solito gli Alma mettono insieme energie diverse ed importanti alla produzione di un album, mai come ora è questo un collettivo che riunisce musicisti provenienti da esperienze diverse e multiformi ma che hanno il dub e la musica popolare come comune denominatore. Questa volta con noi in viaggio c’è Neil Perch di Zion Train che ha anche diviso il palco nella precedente tournée. Inoltre c’è anche Marcello Coleman che è il nostro attuale vocalist ed un’altra vecchia conoscenza come Jilie Higgins e tanti altri. Dubfellas vol. 2 è un lavoro che rimarca il vostro viaggio nelle sonorità della musica dub cosa differisce dal precedente, quali i punti in comune? Innanzitutto in comune c’è la musica dub che più che un genere musicale è un tipo di approccio alla fase creativa e produttiva che si svolge in studio. È un modo di intendere e produrre la nostra musica ed è un discorso che portiamo avanti sin dai primi album. Potremmo affermare che nonostante cerchiamo di variare sempre la nostra prospettiva l’approccio è sempre lo stesso. Avete promosso il disco anticipandolo con un download gratuito sul sito di XL, una promozione che vi ha permesso di far gustare questo nuovo lavoro? Sì, ritengo sia un buon modo per diffondere la propria musica, cercando di arrivare a più persone possibili ma senza dover sottostare alle limitazioni dei media ufficiali che ci sembrano sempre più ristrette alla sola scena mainstream. Da quali ascolti personali è stato influenzato Dubfellas vol. 2? Dai soliti, innanzitutto ma anche da tutto quello che quotidianamente ci arriva dall’esterno. Siamo stati molto attenti a quello che accade nella scena undeground di tutto il pianeta. Quanto la musica popolare è stata presa inconsiderazione per questo disco? Penso che la musica popolare sia una fonte importante e sempre presente. Abbiamo da sempre seguito con attenzione la scena popolare della nostra regione. In particolare la musica di quale provincia? Ad esempio la scena delle Tammmuriate che si svolge tutt’ora nei comuni vesuviani, Proprio ieri ho trascorso una fantastica giornata di pasquetta ai piedi del Vesuvio, in compagnia dei musicisti della zona, le Tamorre e le Castagnette mi risuonano ancora nella testa. Siete già in promozione a presentare questo lavoro? Sì, con interviste e concerti in giro per l’Italia. Si è chiacchierato su una possibile reunion con Raiz? No, a parte qualche sporadica reunion live, come accaduto a Sassari per il concerto di Capodanno. Inoltre Raiz è presente in questo album in un brano che s’intitola Rescue. Altri progetti sui quali state lavorando? Ognuno di noi è impegnato in diversi progetti, io ho appena terminato la colonna sonora per un film di Guido Pappadà che s’intitola Nauta con Elena di Ciocco, Luca Ward e Massimo Andrei. Inoltre da qualche mese è uscito l’labum di un dub project dal titolo Mediotronica in cui sono in partnership con la nostra vecchia conoscenza Ashtech. Il disco è stato pubblicato su Rare Noise e sta riscuotendo ottimi risultati. Un saluto, a presto? Me lo auguro, Ciao!!! Foto: Andrea Simeone – phnegative.com

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