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Giovanni Allevi al nostro microfono a raccontare questo percorso in ascesa.

Il sogno di un bambino che timidamente si avvicina al pianoforte e lo sente subito come qualcosa che ha sempre conosciuto.

Allevi è a Lecce in una delle date del tour internazionale che come annunciato lo ha visto protagonista nei più prestigiosi locali fra cui il Blu Note Jazz tempio della musica d’Autore.

Il suo genere non è classico ma neanche contemporaneo. Rappresenta come pochi altri Autori il punto di confine fra due differenti stili musicali.

Allevi parlando di “pensiero stupendo” sezione nel suo sito ci racconta.

E’ un quaderno che raccoglie le sensazioni degli spettatori incontrati nelle numerose date live.

Il mio non è “semplicemente affetto” ma alta considerazione del pubblico. Sono convinto continua l’Autore che l’opera d’arte si realizzi nell’ascoltatore, divenendo egli stesso un’opera d’arte.

L’intervista si conclude salutando l’Artista e ringraziandolo per la disponibilità.

Un grande successo che riscuote il tuo talento, quasi un sogno che diventa realtà. Come potremmo definire il tuo genere che non è nè classico nè contemporaneo? Potremmo definirlo classico-contemporaneo?

Tecnicamente forse si perché si tratta di musica classica scritta su spartito che io eseguo più fedelmente possibile rispetto a quanto ho lasciato sul pentagramma, ma siccome è difficile definirla, lasciamo che sia indefinibile e chiamiamola “la musica di Giovanni Allevi”.

La musica come linguaggio universale che ti ha portato in giro per l’Europa e non solo. Che cosa ti ha lasciato la tappa ad Hong Kong del 2004?

In realtà io non ho mai dato grande considerazione al prestigio del luogo perché ho sempre pensato invece all’importanza della gente che si avvicinava al mio pianoforte e l’essere umano in qualunque latitudine del mondo è sempre uguale ed è sempre diverso, un individuo è unico ed irripetibile. Ricordo con grande affetto la mia torunée in Cina però l’importante per me sono le persone.

Parliamo della tua collaborazione con Spike Lee che decide di utilizzare “Come sei veramente”, una tua realizzazione in uno spot di un noto marchio automobilistico. Com’è avvenuto il tuo approccio con Spike Lee?

Premetto che io non lo conosco di persona e non l’ho mai conosciuto. Dopo il mio secondo concerto a New York è successo che alcuni suoi collaboratori erano presenti alla mia esibizione e si erano innamorati di questa mia musica mettendo in moto così un meccanismo che ha portato a quello che è accaduto, cioè la mia musica è diventata la colonna sonora dello spot BMW. Io non ne sapevo nulla e l’ho saputo soltanto un giorno prima che fosse lanciato lo spot, poi mi hanno spiegato che eravamo tredici compositori e musicisti in lizza per avere questa possibilità, dopo una prima scrematura eravamo rimasti in tre, eravamo io, Bruce Springsteen e Santana e poi all’unanimità hanno scelto Giovanni Allevi da Ascoli Piceno e quindi il mio brano di pianoforte nel giro di pochi mesi è diventato famoso in tutto il mondo.

“Joy” è il tuo quarto album, un lavoro interamente realizzato al pianoforte, è stato un modo per voler tributare questo strumento?

Sì, il pianoforte, che per me è un essere animato, rimane comunque un mezzo per esprimere quello che ho dentro. In generale lo strumento musicale è importante ma lo è ancora di più la persona che lo abbraccia, è lì l’infinita profondità, non c’è uno strumento principe, tutti gli strumenti sono portatori e messaggeri dell’emotività di chi li suona, anche il campanello del citofono.

E’ vero che da giovanissimo ti approcciavi al pianoforte senza l’autorizzazione dei tuoi e ti veniva spontaneo realizzare, per quello che poteva essere il limite di un bambino, una composizione?

Sì, per me il pianoforte è stato subito un’ossessione perché i miei mi impedivano di suonarlo e lo avevano chiuso a chiave perché probabilmente lo avevo preso a pugni una volta, dopodiché proprio perché era chiuso a chiave era diventato l’oggetto del desiderio a cinque anni, era il barattolo di marmellata da profanare e ancora oggi davanti al pianoforte ho lo stesso sentimento.

Leggendo la stampa nazionale ed internazionale che ti definisce come “il genio del pianoforte”, “il Mozart del 2000” , i nostri ascoltatori e lettori hanno espresso alcune critiche per un così grande talento ma allo stesso tempo un così giovane talento che viene paragonato ad un grande musicista. Questa considerazione va imputata ai media oppure è stato un giusto allineamento?

Che bella domanda, prima di tutto vorrei fare una precisazione: non è vero che sono giovane, ne dimostro di meno ma ho 38 anni di cui 20 anni passati in uno studio matto e disperatissimo all’interno dell’accademia. Dicono che la mia musica sia l’espressione di una genialità, per me la musica è uno statuto ontologico cioè è una realtà a sè stante che viene a trovarmi, è una strega capricciosa che ha monopolizzato la mia vita e io devo a lei una dedizione assoluta. Io non so se sono un genio musicale, però sicuramente la mia strega capricciosa lo è.

Hai bruciato diverse tappe in poco tempo, ma quale desiderio non hai ancora realizzato e vorresti realizzare nel mondo della musica?

Che abbia bruciato le mie tappe in poco tempo non lo so perché il mio primo concerto l’ho fatto diciassette anni fà a Napoli davanti ad un pubblico di 5 persone che io ho adorato e non voglio mai dimenticare quel mio primo concerto, poi nel corso di questi anni sono aumentati sempre di più, il primo teatro pieno di gente l’ho visto a Shangai quattro anni fà. Che cosa sogno? Il sogno è quello che sto vivendo adesso ma anche quando facevo concerti davanti a cinque persone per me era un sogno, perché suonare la mia musica e pensare che c’è anche un solo individuo che la stia recependo da un punto di vista emotivo è per me una gioia indescrivibile, non mi pongo obiettivi troppo grandi, non voglio mortificare il presente pensando ad un futuro che ancora non c’è. Sono diventato molto corretto da questo punto di vista, voglio vivere il sogno che sto vivendo adesso più intensamente possibile.

“Pensiero stupendo”: cos’è questa sezione nel tuo sito?

Nasce dalla grande considerazione che ho per gli ascoltatori, non è semplicemente affetto ma ha una motivazione filosofica, io sono convinto che l’opera d’arte si realizza nell’ascoltatore, è con il suo mondo interiore e con le sue emozioni che l’ascoltatore completa il quadro appena accennato dalle mie note divenendo di fatto protagonista dell’opera d’arte e divenendo egli stesso un’opera d’arte. Quando io sto facendo un concerto in un teatro davanti a 2000 persone io ho la totale sensazione di essere circondato da 2000 opere d’arte, alla fine del concerto vorrei salutarli tutti, baciarli tutti e chiedere io l’autografo. “Pensiero stupendo” è una piccola sezione del mio sito in cui riporto i pensieri delle persone che sono venute ad ascoltare il mio concerto che hanno lasciato una loro testimonianza su un quaderno. Purtroppo i numeri sono diventati talmente grandi oggi che non posso più portare il mio quadernino e raccogliere tutte le testimonianze quindi ogni tanto riporto qualcosa.

Qualche tempo fà parlando con Saturnino, che ha collaborato agli arrangiamenti di alcune tue realizzazioni, ha espresso un giudizio molto positivo nei tuoi confronti e nei confronti del tuo modo di proporre musica. Il tuo giudizio nei confronti di Saturnino?

Saturnino è il motore ritmico e delle basse frequenze del meglio del pop che abbiamo in Italia e poi è stato il mio primo produttore quindi indimenticabile per me.

Ascolta intervista audio a Giovanni Allevi.

2 thoughts on “Intervista a Giovanni Allevi”
  1. ..salve..!! sn cinzia.!! tre
    ..salve..!! sn cinzia.!! tre mesi fa circa i miei avevano invitato ospiti a pranzo..e siccome io non adoro avere estranei intorno ero piuttosto di malumore..!! poi mio padre ha messo della musica per ravvivare l’ambiente.. musica classica..e questo mi ha fatto innervosire ancora di più..!! ma ascoltandola mi dava la sensazione di conoscerla..!! così ho cominciato ad ascoltare e riascoltare questo cd.. di giovanni allevi..!! mi ha incuriosito parecchio scoprire che non si trattava di un musicista qualunque.. ma di un vero compositore… bravo quanto modesto!! ..ma non sono riuscita a trovare un suo account o indirizzo.. così volevo sapere se lei sa un modo per rivologermi direttamente a lui..!! la prego.. mi faccia sapere..!! cordiali saluti..!

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